Al Museo Civico l'incontro su Rita Majerotti
Rita Majerotti, una maestra sulle barricate nel 1922, alla difesa della Camera del Lavoro dall’assalto fascista. La figura della sindacalista, immigrata a Bari dal Veneto, sarà al centro dell’incontro che si terrà venerdì prossimo, 4 febbraio, dalle 17 al Museo Civico di Bari (strada Sagges 13), nell’ambito della mostra internazionale «Donne Resistenti. Italia, Spagna, Germania, Francia 1936-1945». Dialogano l’italianista di Uniba Lea Durante, studiosa di Gramsci, e la storica Antonella Lovecchio, insieme a Francesca Abbrescia, vicepresidente della Fondazione Majerotti della Cgil. Coordina Sara Acquaviva (vicepresidente provinciale di Bari dell’Anpi).
L’incontro sarà l’occasione per anticipare i risultati di una nuova ricerca - di imminente pubblicazione - sulla vittoriosa resistenza opposta dagli operai e dagli abitanti di Bari vecchia all’assedio dei fascisti, dal 1 al 7 agosto 1922. Cade infatti quest’anno il centenario di quell’episodio di opposizione al fascismo che lega la Bari a Parma, le uniche due città che riuscirono a respingere l’attacco squadristico appoggiato dalle forze di polizia. Il dialogo di venerdì prossimo apre una serie di iniziative che saranno dedicate a quei fatti e concentra l’attenzione sulla figura di una donna combattente di eccezionale forma morale e intellettuale e per questo presente nella mostra documentaria «Donne resistenti». La rassegna è frutto di un progetto internazionale della «Asociación para la recuperación de la Memoria Histórica», cofinanziato dal programma dell’Unione europea «Europa per i cittadini» e realizzato in Italia dall’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Rita Majerotti, maestra elementare, arriva a Bari nel 1915 e diventa subito protagonista del movimento sindacale nella scuola e fra le operaie della Manifattura dei tabacchi. È attiva nel dibattito politico che attraversa il Partito socialista, polemizza aspramente con Giuseppe Di Vagno e guida il movimento pacifista. Sposa Filippo D’Agostino, ferroviere e sindacalista, con il quale partecipa alla fondazione del Partito comunista e costruisce l’Alleanza del Lavoro i cui si ritrovano diverse componenti: comunisti, socialisti, repubblicani, arditi del popolo, anarchici e massimalisti. Un fenomeno unitario – in quel momento segnato da profonde, dolorose divisioni nella sinistra italiana ed europea – di particolare importanza e al quale diede un contributo fondamentale Rita Majerotti, unica donna nel gruppo dirigente.
La mostra si può visitare fino al 6 febbraio. Il Museo Civico è aperto dal martedì al venerdì (9.30-13.30, 16.30-20.30), il sabato (9.30-13.30, 16.30-19.30) e la domenica dalle 9.30 alle 13.30; è chiuso il lunedì. Il biglietto di ingresso costa 5 euro, ridotto 3 euro. Si possono prenotare visite guidate all’indirizzo mail: anpi.bari@libero.it oppure presso il Museo (080 5772362).