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Didattica a distanza: come affrontare bene la giornata e mantenere la concentrazione

Piccoli consigli utili per sopravvivere al meglio alla didattica a distanza e non rischiare di addormentarsi davanti al pc

L’emergenza da Covid-19 purtroppo costringe molti studenti a restare a casa e a svolgere quindi la didattica a distanza, fantasma che pensavamo di aver scacciato ma che ricomparso in queste ultime settimane e pare dovremmo farci i conti ancora per un po’.

Dunque, le lezioni online in videoconferenza sono diventate un'abitudine. Ma mantenere la concentrazione è un'impresa, specialmente quando si devono far ei conti con un momento umorale molto difficile come quello che stiamo vivendo, dove magari non c’è una stanza libera della casa, magari se si fa l’università e si condivide la casa con i coinquilini. A volte anche la postura è scorretta per poi rivelarsi micidiale, provocando oltre l’abbiocco, anche numerosi fastidi muscolari e contratture.

Ecco allora alcuni consigli per sopravvivere al meglio alla didattica a distanza e arrivare alla fine di una giornata di fronte allo schermo.

Svegliasi un'ora prima

Collegarsi per la lezione pochi minuti dopo essersi alzati dal letto non è una gran mossa, senza nemmeno aver fatto colazione, sarà difficilissimo rimanere concentrati. Per cominciare col piede giusto, nella prima mezz'ora dopo essersi alzati il consiglio è di fare una camminata o comunque un po di movimento all'aria aperta.

Altra cosa molto importante è fare colazione: la capacità di concentrarsi dipende dal livello di zuccheri nel sangue, che dopo il lungo digiuno della notte questa cala drasticamente.

Fare una pausa caffè

All'università bisogna aspettare l'intervallo tra una lezione e l'altra per prendere un espresso, a casa la moka e il bollitore sono sempre pronti per prepararsi un buon caffè. Va benissimo per darsi lo slancio all'inizio e a metà della giornata: il caffè contiene antiossidanti e minerali come magnesio, fosforo, potassio che migliorano la concentrazione e aiutano a restare attenti mentre si segue una lezione particolarmente pesante. Occhio solo a non esagerare!

Ventilare e illuminare la stanza

Una stanza poco ventilata affatica, soprattutto se è piccola o mansardata, perché varia il rapporto tra ossigeno e anidride carbonica.  È sufficiente tenere la finestra aperta e far girare l'aria. Una stanza ben illuminata dalla luce naturale è l'ideale per tenersi  vigile. Evitare di stare in penombra e l'illuminazione artificiale di lampade e abat-jour, che interferiscono con il ritmo circadiano, ovvero il sistema interno che regola il sonno e la veglia. Se durante la videoconferenza si deve tenere la videocamera accesa, il consiglio è quello di tenere la fonte di luce di fronte oppure lateralmente.

Sgranchirsi

Stare per tanto tempo seduti a fissare uno schermo, alla lunga, può fare venire mal di schiena, mal di testa o dolori alla cervicale, specialmente se si ha una postura sbagliata. Cercate di adottare una posizione comoda e il più possibile ergonomica: gli esperti di medicina del lavoro consigliano di sgranchirsi almeno ogni ora, facendo una breve passeggiata per la stanza. E se la lezione è lunga o il docente non fa pause, il suggerimento è quello di prendersi la libertà di spegnere la telecamera e fare qualche esercizio di stretching.

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