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Lunedì, 29 Aprile 2024

Violenze familiari, stalking, pedopornografia e cyberbullismo, in un anno oltre 1000 denunce: "Le famiglie tendono sempre più a minimizzare"

Questa mattina la presentazione del lavoro della task force della Procura che si interessa di queste tipologie di reati. L'ultimo episodio di stalking è avvenuto sabato scorso nel Barese

In un anno sono state 1016 le denunce per maltrattamenti, stalking, violenze familiari, violenze familiari, atti sessuali con minorenni, sfregio permanente del video e revenge porn. Dati sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, ma che obbliga la task force della Procura di Bari a un lavoro molto specializzato, vista non solo la sensibilità dei temi trattati, ma anche l'importanza di un intervento il più rapido possibile.

Un lavoro presentato questa mattina nella sede della Procura dal procuratore Roberto Rossi e dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis. Reati per cui sono ad oggi 67 le condanne emesse durante i processi, 11 le assoluzioni e nove i proscioglimenti per rimessa querela. Un fenomeno sempre più sentito anche a livello nazionale, per cui, lancia l'allarme il procuratore Rossi, "con la normativa giudiziaria vigente non si riesce a intervenire con l'urgenza necessaria".

L'ultimo episodio di stalking nel Barese

L'ultimo caso è avvenuto sabato scorso nel Barese: un uomo - già destinatario di una prima misura di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa - è stato arrestato per aver nuovamente rivolto minacce telefoniche alla compagna. L'uomo aveva già scontato un periodo di custodia cautelare in carcere, durante il quale continuava a minacciare la donna attraverso lettere spedite dal penitenziario. Condotta proseguita una volta scarcerato - questa volta per via telefonica - costringendo così la donna a denunciare nuovamente l'accaduto e il giudice ad arrestarlo per la seconda volta. "Se l'uomo però avesse deciso non appena scarcerato di raggiungere l'abitazione della donna e ucciderla, non avremmo avuto gli strumenti per fermarlo in tempo" le parole del procuratore.

Pedopornografia

C'è poi il tema della pedopornografia, che - come ricordato durante l'incontro con la stampa - interessa sempre più giovani, che si fanno inviare e diffondono immagini e video in cambio di una ricarica al cellulare. A questo si aggiunge il cyberbullismo, con minorenni che di fanno vengono isolati dai gruppi attraverso l'inserimento e la successiva cancellazione dai gruppi social in cui sono presenti i compagni. "Quando il tribunale dei minorenni avverte le famiglie di questi comportamenti - ha spiegato il procuratore aggiunto Angelillis a BariToday - la reazione delle famiglie è sempre a minimizzare, se non proprio negare la condotta".

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