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Comunali Bari 2014

Comunali, Cataldo (Sel): "Convochiamo subito gli Stati Generali per Bari"

Intervista al neosegretario regionale di Sinistra ecologia e libertà: "Avviamo un dibattito per costruire un programma vincolante" . Sul difficile momento del partito: "Dobbiamo rimettere al centro delle nostre battaglie il lavoro. Le Fabbriche? Chiuse perché si perse la dimensione collettiva"

E’ stato eletto per acclamazione segretario regionale di SeL. Gano Cataldo continua la sua esperienza alla guida del partito di Vendola in terra di Puglia. L’elezione di Annalisa Pannarale alla Camera aveva già portato Cataldo al timone della segreteria regionale, ma nel congresso che si è svolto la scorsa settimana a Bari è stato confermato anche per il prossimo triennio.

Come per la segreteria provinciale di Bari, anche quella regionale non ha visto “contrapporsi” almeno due mozioni.  Non ritenete che sia un fattore di debolezza quella di non costruire un dibattito tra visioni  diverse all’interno del partito?
"Abbiamo svolto un confronto sui temi anziché sui nomi. La prospettiva di emulare quanto avvenuto all’interno del Pd, dove abbiamo assistito ad una vera sfida elettorale, non ritengo sia replicabile dalle nostre parti soprattutto perché la maggior parte di noi svolge attività politica non come lavoro principale. Abbiamo rimesso al centro l’idea che  il lavoro e la difesa dei lavoratori debba ritornare al centro delle nostre battaglie politiche,  in continuità con quanto il governo regionale sta esprimendo anche attraverso il duro lavoro dell’assessore Leo Caroli".

Condivide l’idea che la mobilitazione dei forconi altro non sia che l’espressione di una domanda di rappresentanza che la sinistra ha smarrito nel corso di questi anni?
"Penso di si. Esiste una crisi profonda del blocco sociale a cui la sinistra italiana non ha saputo dare una rappresentazione chiara e forte. Come ho detto anche durante il congresso, l’urlo che sta provenendo da fuori è quello di una società livorosa, che sta urlando il suo desiderio di vendetta senza indicare una rotta di cambiamento.  Io credo che ne usciamo ripartendo per davvero dalla vita delle persone e provando a dare una risposta concreta a quanti stanno soffrendo il peso di questa crisi economica. Lo dobbiamo fare subito e Sel non può e non deve tirarsi indietro".  

Nel suo intervento congressuale ha sottolineato come  i soggetti politici debbano essere aperti, non solo attraverso le primarie ma anche mediante la promozione del dibattito pubblico. Guardando a Bari e al prossimo appuntamento elettorale non crede che Sel abbia fatto sentire poco la sua voce?
"La nostra proposta è chiara: dopo le festività natalizie occorre convocare gli Stati Generali del centrosinistra. E’ finito il tempo di parlare dei candidati, dobbiamo concentrarci sui contenuti e aprire un dibattito collettivo. Costruiamo una piattaforma di proposte che chi vince s’impegnerà a realizzare. I percorsi contrari ci lasciano molto perplessi".

Ma le primarie si devono fare? Qual è la posizione di Sel?
"Siamo disponibili e credo che febbraio sia un mese utile per programmarle. Ma vanno preceduti dagli Stati Generali per costruire un programma condiviso e al tempo stesso vincolante".  

Guardando al governo regionale, lei ha dichiarato che sono maturi i tempi per avviare la ricerca di un profilo di una candidatura in continuità con Vendola.  Pensa a qualche nome?
"Anzitutto ci aspettiamo che Nichi Vendola chiarisca se ha voglia di candidarsi per un terzo mandato. E’ grazie alla sua capacità politica se in Puglia si è realizzata la possibilità di costruire un governo d’innovazione. Chiarito questo aspetto credo sia opportuno anche iniziare a riflettere su come salvaguardare le best practice messe in atto dal 2005 ad oggi. Non c’è nulla di scontato, ma la sinistra pugliese deve avviare un percorso serrato per non farsi trovare impreparata.  Ed è ora d’iniziare a discutere anche di questo".

Guardando a ritroso non ritiene che il tramonto dell’esperienza delle fabbriche di Nichi abbia contribuito alla flessione dei consensi del suo partito?
"Penso che le Fabbriche di Nichi siano state una bella testimonianza di politica, ma credo che l’elemento di precipitazione di quella esperienza si è prodotto  quando si perse la dimensione collettiva. Quel tipo di progetto si sarebbe retto solo con la presenza prolungata di un leader forte. Quando venne meno il “…di Nichi” molte di quelle belle realtà iniziarono a vacillare".

Quali sono i suoi prossimi obiettivi da segretario?
"Far riscoprire l’utilità sociale del partito, che deve essere il principale motore del cambiamento. A ciò aggancio una maggiore cura del soggetto politico con l’obiettivo di aumentare il numero di coloro i quali si riconosco nelle proposte e nelle scelte di SeL. In terza battuta non posso che pormi un obiettivo elettorale. Le amministrative di Bari e Foggia rappresentano due appuntamenti importanti per la vita del partito e per la tenuta del centrosinistra nel territorio. Noi faremo di sicuro la nostra parte".

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