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Regionali 2020

Sorprese ed esclusioni eccellenti dal Consiglio regionale: per la Maggioranza di Emiliano due seggi in più

L'elenco dei futuri consiglieri dopo il riconteggio della Corte d'Appello: nel Pd fuori big delle preferenze come De Santis e Blasi. Resta a secco anche Senso Civico. Il rebus Giunta sempre più difficile da risolvere?

Esclusioni eccellenti, sorprese e conferme: è praticamente completo l'elenco dei 51 consiglieri regionali eletti alle ultime consultazioni del 20 e 21 settembre dopo i conteggi della Corte d'Appello di bari che ieri ha proclamato Michele Emiliano presidente della Regione Puglia.

Il quadro della futura assemblea prevede 29 seggi per la Maggioranza di Centrosinistra, rispetto ai 27 assegnati inizialmente dal Ministero dell'Interno dopo i primi conteggi. I due consiglieri in più saranno tolti dal centrodestra con il 'taglio' di Giacomo Conserva (Lega) e Vito De Palma (Forza Italia).

Tante modifiche, invece, nella Maggioranza, in particolare nel Pd: se da una parte il riconteggio premia Ruggiero Mennea e Michele Mazzarano, non entreranno in via Gentile Sergio Blasi, il barese Domenico De Santis e Teresa Cicolella. Un mini terremoto che non faciliterà, di certo, la composizione della Giunta con il Pd che dovrà essere necessariamente un elemento cardine per peso in Consiglio e rappresentatività dei territori.

Nel centrosinistra rientrano anche Peppino Longo (Lista Con Emiliano), Francesco Lanotte e Mario Pendinelli (Popolari con Emiliano).

L'elenco completo dei possibili eletti prevede per il Pd i tre baresi Francesco Paolicelli, Anita Maurodinoia, Lucia Parchitelli. seguiti da Filippo Caracciolo, Debora Ciliento, Ruggiero Mennea, Fabiano Amati, Maurizio Bruno, Raffaele Piemontese, Paolo Campo, Donato Metallo, Loredana Capone (papabile per la Presidenza del Consiglio regionale), Donato Pentassuglia, Vincenzo Di Gregorio e Michele Mazzarano.

Sette consiglieri, invece, per i 'Popolari con Emiliano': Gianni Stea (assessore uscente all'Ambiente), Francesco Lanotte, Mauro Vizzino, Sergio Clemente, Sebastiano Leo (assessore uscente all'Istruzione), Mario Pendinelli e Massimiliano Stellato.

Sette consiglieri anche per la lista 'Con Emiliano': Pier Luigi Lopalco, Peppino Longo, Giuseppe Tupputi, Alessandro Leoci, Antonio Tutolo, Alessandro Delli Noci e Gianfranco Lopane.

Le minoranze ottengono 21 seggi, di cui 13 al centrodestra: tre vanno alla Lega (Davide Bellomo, Joseph Splendido, Gianni De Blasi), tre alla lista 'Puglia Domani' (Saverio Tammacco, Paolo Dell'Erba e Paolo Pagliaro), sei a Fratelli d'Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone e Renato Perrini) e tre Forza Italia (Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta). A questi si aggiunge il posto di Raffaele Fitto, secondo miglior candidato presidente che sottrae un quarto seggio alla Lega. Il Movimento Cinque Stelle potrà infine contare su 5 consiglieri, ovvero Antonella Laricchia, Grazia Di Bari, Rosa Barone, Cristian Casili e Marco Galante.

Ora la parola passerà ai ricorsi: alcuni movimenti, come 'Senso Civico' guidato dall'ex assessore Alfonso Pisicchio, partito non entrato in Consiglio nonostante abbia superato lo sbarramento del 4% dei voti, hanno già presentato istante per rivedere i calcoli. Stesso discorso potrà valere, con ogni probabilità, per i consiglieri in un primo momento sicuri di essere eletti e successivamente fuori dopo i ricalcoli. Le tante partite in campo condizioneranno inevitabilmente la composizione della Giunta, un vero e proprio rompicapo di liste, deleghe e caselle da riempire, ma anche di eventuali alleanze da comporre (Centrosinistra-Cinquestelle?). E c'è chi già promette battaglia, come De Santis: "Sono molto determinato ad andare a fondo a questa vicenda e capire come sia possibile che oltre 15.000 preferenze non siano sufficienti a farmi essere la vostra voce in Regione" ha scritto su Facebook. Per la serie, non finisce qui.

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