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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Una pandemia silenziosa che colpisce 300mila pugliesi: presentati a Bari i nuovi studi sul diabete tipo 2

Le prospettive di prevenzione e di cura di questa patologia sono analizzate in un convegno organizzato, oggi nel capoluogo pugliese, da Motore Sanità con la collaborazione scientifica di Amd

Un convegno che accende i riflettori su una malattia che da anni condiziona la vita di molte persone. Il diabete tipo 2 è al centro dell’evento 'La Pandemia Diabete T2 - Dai modelli organizzativi, alle criticità gestionali, alle nuove opportunità di cura', organizzato nella giornata di oggi a Bari da Motore Sanità, con la collaborazione scientifica di Amd.

"Un appuntamento importante per discutere le prospettive di prevenzione e di cura di questa patologia, che nella nostra Regione interessa oltre 300mila cittadini - commenta Rocco Palese, assessore alla Sanità della Regione Puglia - Sono numeri in linea con quelli nazionali, ma che non consentono di abbassare la guardia. Per questo motivo, giornate di studio, di confronto e approfondimento come quella in programma sono utili a studiare una linea di azione integrata fra le realtà del territorio a tutela del diritto alla salute dei pugliesi che convivono con il diabete di tipo 2".

"Un’occasione importante -  conferma Vito Gregorio Colacicco, Direttore Generale Asl di Taranto - per fornire una fotografia dei servizi aziendali nella rete hub&spoke, con particolare riferimento alla centralità del ruolo del medico di medicina generale nella prospettiva della misura 5 e 6 del Pnrr che, con le case di comunità, gli ospedali di comunità e le centrali operative territoriali, porta l'assistenza di prossimità sempre più vicina al paziente considerando il domicilio dell'assistito il miglior luogo di cura".

"Il diabete mellito tipo 2 è una malattia complessa con una prevalenza stimata intorno al 6% e quindi a forte impatto sociale - prosegue Rosalia Serra, Presidente Sezione regionale Amd Puglia-Basilicata - L’utilizzo dei nuovi farmaci per la cura del diabete tipo 2, di comprovata efficacia sia nel ridurre la glicemia che per la protezione nefro-cardio-vascolare deve però, per consentire un equo accesso alle cure delle persone con diabete, associarsi a una rivisitazione dei percorsi di cura e dei modelli organizzativi anche nell’ottica della sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale".

"Fino ad oggi non sono state attuate azioni efficaci per frenare l’escalation del problema, la crescita costante della prevalenza di questa malattia pone seri interrogativi sulla tenuta del sistema sanitario che già versa in una situazione drammatica - spiega Monica Priore, Presidente di Feder Diabete Puglia e Consigliere Nazionale di Diabete Italia - Ci sono da avviare non solo dei massicci piani di investimento per prevenirne l’insorgenza, ma è indispensabile rivedere l'approccio rivolto alla gestione di questa malattia che non può più essere solo di tipo sanitario ma deve intrecciarsi, per poter realmente funzionare, con nuove politiche sociali, urbanistiche, alimentari ed educative, al fine di mettere i cittadini in condizione di poter comprendere per poi agire consapevolmente sul loro stato di salute".

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