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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute Molfetta

A 107 anni supera con successo un intervento chirurgico: la storia di nonno Giovanni

Nato nel 1915, è stato assistito dall'equipe di Chirurgia dell'ospedale Don Tonino Bello di Molfetta, diretta dal dottor Stefano Camporeale. L'operazione è stata resa necessaria per un'occlusione intestinale

A 107 anni ha superato con successo un'operazione d'urgenza dovuta ad un'occlusione intestinale. E' la storia di nonno Giovanni, nato nel 1915, assistito dall'equipe di Chirurgia dell'ospedale Don Tonino Bello di Molfetta, diretta dal dottor Stefano Camporeale.
Prima l’arrivo in Pronto Soccorso a Corato, città di residenza, dove sono state eseguite le valutazioni clinico-strumentali preliminari che hanno confermato la diagnosi di ostruzione meccanica intestinale, poi la procedura di trasferimento nell’Ospedale di Molfetta, per la concreta possibilità di dover intervenire chirurgicamente in urgenza. In mezzo, ad aggravare ulteriormente i rischi elevatissimi per il paziente, si è aggiunta la sua positività al Covid-19.

"Nonostante l’alto rischio sia cardiologico sia anestesiologico, – spiega il dottor Camporeale - le condizioni cliniche e la più che concreta possibilità di evoluzione peggiorativa con grave incidenza sulla prognosi, non hanno lasciato valide alternative terapeutiche all’équipe operatoria, che ha così deciso per il trattamento chirurgico d’urgenza. L’intervento è iniziato a tarda sera, alle 22,15, ed è stato condotto brillantemente dai dottori Pomarico e Sciannamea che, in tempi molto brevi, hanno risolto l’ostruzione meccanica procurata da aderenze peritoneali su un’ansa intestinale. Fondamentale – continua Camporeale – è stato il supporto dell’équipe anestesiologica diretta dalla dott.ssa Gadaleta, con la presenza sul campo delle dott.sse Ragno e Sorrentino e di tutto il personale infermieristico e ausiliario di sala operatoria. Un contributo prezioso nel condurre l‘anestesia ed estubare il paziente ultracentenario, senza necessità di trasferirlo in rianimazione alla fine dell’intervento"..

"Il paziente – rimarca il dottor Camporeale – ha concluso favorevolmente la prima, estremamente critica, fase dell’iter terapeutico. Basti pensare che qualsiasi intervento, specie di chirurgia maggiore e ancor più in casi rarissimi come quello trattato, comporta dei rischi aggiuntivi rispetto ad un intervento programmato e con adeguata preparazione preliminare dell’operando. Nella fattispecie, poi, sussisteva un fattore di rischio non certo comune come l’età ultracentenaria del paziente». «Ma l’atto prettamente chirurgico non è, in questi casi, l’unico ostacolo da superare – continua il chirurgo - essendo il postoperatorio, specie quello immediato, una fase estremamente delicata e pregiudizievole, data la precarietà degli equilibri in gioco, sia sul recupero dello stato di salute sia per la sopravvivenza stessa".

Anche il percorso successivo, insomma, per nonno Giovanni si è rivelato irto di difficoltà. Ha comunque affrontato e superato gravi complicazioni cardiologiche e renali, trattate e risolte con l’ausilio dei cardiologi e nefrologi dell’Ospedale molfettese, sino alla definitiva ripresa delle funzioni cognitive e di un sufficiente livello di autonomia, tali da indurre alla sua dimissione al domicilio.

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