Intrecci mafia-politica, nove imputati rinviati a giudizio. Si va a dibattimento
L'udienza è fissata per il prossimo 20 maggio. Rispondono di associazione mafiosa, lesioni personali, violenza privata, estorsione, usura, detenzione e porto di armi da guerra e frode processuale
Il gup del Tribunale di Bari Gianluca Anglana ha rinviato a giudizio nove persone coinvolte nel procedimento penale su presunti intreccio tra mafia, politica e mondo imprenditoriale ad Altamura accogliendo le richieste avanzate ieri dalla Procura. Si va a dibattimento il prossimo 20 maggio davanti alla Corte d'assise.
Ai nove imputati la Dda contesta, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, lesioni personali, violenza privata, estorsione, usura, detenzione e porto di armi da guerra con relative munizioni e sostanze esplodenti, simulazione di reato, favoreggiamento personale e frode processuale. A Giuseppe Bruno, in concorso con il defunto boss di Altamura Bartolo Dambrosio, è contestato anche l'omicidio di Biagio Genco, scomparso nel novembre 2006.
Altri sei imputati, tra cui i carabinieri Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto e gli avvocati e politici altamurani Vincenzo Siani e Vito Zaccaria, saranno processati con rito abbreviato il prossimo 16 aprile.