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Cronaca

Emergenza abitativa: oltre mille gli sfratti a Bari, la denuncia del Sunia

Nel capoluogo pugliese concentrati oltre la metà degli sfratti di tutta la regione. In puglia c'è una grande fascia di persone che spende il 50% del proprio stipendio per l'affitto di casa

"Ci sono 2683 provvedimenti di sfratto emessi nella regione Puglia di cui mille solo a Bari e l'80% sono per morosità incolpevole". Lo rende noto in un comunicato il nuovo segretario generale regionale del sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari, Sunia Puglia, Nicola Zambetti, eletto nell'ultima riunione del comitato direttivo regionale del sindacato che tutela i diritti degli inquilini e degli assegnatari di edilizia residenziale pubblica.

Nel 2011, in Puglia, sono state richieste 3850 esecuzioni di sfratti e ne sono state eseguite - si legge - 1270 di cui 479 a Bari, 257 a Taranto, 277 a Lecce. "Questi dati, ancora parziali, di fonte Ministero degli Interni delineano - secondo Zambetti - il quadro dell'emergenza abitativa nel nostro territorio: le famiglie sono colpite dalla crisi in misura che va oltre ogni limite di guardia sociale - aggiunge il segretario pugliese del Sunia - e non riescono a pagare più l'affitto. Con l'introduzione dell'Imu, i proprietari si sono attivati a disdire il contratto di locazione e a chiedere aumenti del canone che oscillano tra 100 ai 200 euro mensili".

"In Puglia - prosegue - riceviamo oltre 40 famiglie al giorno con queste lettere che nei prossimi mesi si trasformeranno in sfratti per finita locazione a seguito dell'insostenibilità di tali richieste". Secondo un documento unitario dei sindacati degli inquilini che fanno capo a Cgil, Cisl e Uil "in Puglia ci sono oltre 30mila nuove domande di richieste alloggi popolari e 50mila domande per sussidi di integrazione del canone di affitto". "Ma c'è anche una fascia grigia molto vasta - ricorda Zambetti - di famiglie con reddito annuo lordo superiore ai 23mila euro che non accedono a nessuna agevolazione ma il cui canone di affitto arriva al 50% del salario". Il Sunia chiede che sul problema si apra un confronto tra sindacati e Regione Puglia e che venga convocato l'Osservatorio Regionale sulla Condizione Abitativa.

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