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Cronaca

Abbonamenti-truffa a false riviste delle forze dell'ordine: a Bari la stamperia clandestina

Oltre 350 le vittime del raggiro scoperto dalla polizia postale di Cagliari: 46 gli indagati, accusati anche di estorsione. Individuata nel capoluogogo pugliese la tipografia che stampava i periodici fasulli

Prima la truffa per indurre le vittime a sottoscrivere gli abbonamenti a false riviste delle forze dell'ordine, poi l'estorsione per costringerle a continuare a versare le somme. Tocca anche Bari il raggiro scoperto dalla polizia postale di Cagliari. Nel capoluogo pugliese, infatti, è stata individuata e sequestrata la tipografia in cui venivano stampati i periodici fasulli.

Oltre 350 sono le vittime del raggiro, per il quale sono indagate 46 persone, residenti soprattutto in Lombardia. Le accuse sono, a vario titolo, di estorsione, riciclaggio, sostituzione di persona, molestie e disturbo alle persone.

Le indagini sono partite dalla denuncia presentata nell’ottobre 2016 da un sacerdore residente nel cagliaritano, costretto a pagare 2.900 euro. Peggio è andata ad un commerciante, costretto a sborsare 80mila euro e ad una ultranovantenne, che avrebbe pagato la somma di 30mila euro.

Secondo quanto accertato dalle indagini, ad agire erano due gruppi. Il primo contattava le vittime - soprattutto commercianti e anziani - facendo loro sottoscrivere gli abbonamenti alle false riviste delle forze dell’ordine, anche prive di registrazione in Tribunale, per una somma di 80-120 euro. Poi, quando i malcapitati decidevano di non rinnovare la sottoscrizione, entrava in azione il secondo gruppo. Fingendosi avvocati - a volte si presentava un certo 'Fumagalli', in altre occasioni la 'dottoressa Santelli' - minacciavano le vittime di controlli, oppure di pignoramenti e azioni legali a causa dei mancati pagamenti degli abbonamenti. Ottenute le prime cifre richiamavano e chiedevano altro denaro.

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