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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Circuito per creare crediti d'imposta inesistenti", indagini coinvolgono imprenditore barese: sequestri da 2,3 milioni

Operazione della Guardia di Finanza: la somma, ritenuta profitto delle ipotesi di reato di riciclaggio nonché di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, era nelle disponibilità di un'azienda leccese

Un "circuito fraudolento volto alla creazione, circolazione, monetizzazione" e "utilizzo in compensazione di crediti d’imposta inesistenti": un sistema che graviterebbe attorno a un imprenditore edile 49enne barese in base alle indagini della Guardia di Finanza, la quale ha sequestrato le disponibilità finanziarie di una società con sede a Lecce e, per equivalente, i beni del suo rappresentante, per un valore complessivo di circa 2,3 milioni di euro. La somma è ritenuta profitto delle ipotesi di reato di riciclaggio nonché di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Bari.

In base all'inchiesta, lo scorso 9 giugno una srl barese, di cui è titolare il 49enne, è stata destinataria di un sequestro riguardante beni e crediti di imposta per un valore di oltre 140 milioni di euro costituenti il profitto e il prodotto dei reati di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

I successivi approfondimenti investigativi avrebbero consentito di accertare che la ex moglie 48enne dell' imprenditore barese avrebbe ricevuto denaro proveniente dalla monetizzazione di parte dei suddetti crediti inesistenti, impiegando alcune delle liquidità ottenute nell’attività economica di una srl leccese, attiva nella fabbricazione di articoli elettromedicali, di cui è rappresentante legale.

Sarebbe, inoltre, emerso che la società calcistica 'Reggina 1914 Srl', avrebbe ottenuto, a titolo di permuta dalla srl barese, come pagamento di una sponsorizzazione, un credito fiscale ritenuto fittizio pari a 703.913,40 euro, oltre Iva, che sarebbe stato adoperato, nell’aprile 2022, per compensare debiti tributari e previdenziali relativi ai periodi di imposta dal 2016 al 2020.

La circostanza è stata segnalata dalla Procura della Repubblica, per le valutazioni di competenza, alla Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio) della Federazione Italiana Giuoco Calcio della Figc).I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria di Bari hanno anche eseguito, su disposizione della Procura barese, decreti di perquisizione nelle sedi legali e operative della società leccese e della Reggina 1914 srl, per reperire eventuale documentazione utile allo sviluppo delle indagini.

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