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Cronaca

"Segretario del Pd, ma è ancora magistrato": Cassazione apre azione disciplinare contro Emiliano

L'iniziativa da parte del procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani: l'attività politica incompatibile con il ruolo di magistrato. Il candidato del centrosinistra alla Regione Puglia: "In 11 anni mai contestate violazioni"

La Procura Generale della Cassazione apre un'azione disciplinare a carico di Michele Emiliano. Alla base del procedimento, avviato dal pg  della Suprema Corte, Gianfranco Ciani, ci sarebbe l'incompatibilità tra l'attività politica svolta da Emiliano in qualità di segretario regionale del Pd e il fatto di essere ancora un magistrato.

Una notizia inaspettata, per l'ex sindaco di Bari, vincitore delle primarie che lo hanno incoronato candidato del centrosinistra alle regionali del 2015. Emiliano è in aspettativa per incarichi politici dal 2003 ed in questi anni è stato anche presidente e segretario del Pd pugliese (incarico ricoperto attualmente).

EMILIANO SU TWITTER: "E' COMINCIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE"

"Per 11 anni nessuno mi ha mai contestato alcunché e per tale motivo ho ritenuto di non aver mai violato alcuna norma di legge: altrimenti il Csm e la Procura Generale della Cassazione avrebbero rilevato molto prima eventuali violazioni", ha commentato Emiliano, che ricordando di essere in aspettativa dal 2003, ha detto di essere comunque pronto a sottoporsi al procedimento disciplinare. Il candidato governatore ha poi assicurato che la campagna elettorale  per le regionali "prosegue serenamente e senza alcun problema".

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