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Cronaca

Guerra tra clan per il controllo di estorsioni e spaccio nell'hinterland: 13 arresti

Operazione congiunta di Polizia e carabinieri coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini partite dall'omicidio di Mario Rizzo, avvenuto nel dicembre 2012 a Rutigliano

E' scattato all'alba un blitz congiunto di Polizia e Carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che hanno eseguito diverse misure cautelari in carcere: 13 le persone arrestate, tutte ritenute vicine al clan barese dei Campanale.

Le indagini sono state avviate all’indomani dell’efferato omicidio di Mario Rizzo, avvenuto a Rutigliano nel dicembre 2012: l’uomo fu freddato all’interno di un bar del centro con diversi colpi alla testa.

GUERRA TRA CLAN PER IL CONTROLLO DELL'HINTERLAND - Le indagini hanno messo in luce il ruolo del clan barese dei Campanale, all’attacco dei più deboli clan del sud della provincia per conquistare il controllo delle attività illecite sul territorio. In un primo momento il gruppo mafioso avrebbe tentato di negoziare un accordo con i clan locali per spartirsi il mercato di droga ed estorsioni. Sarebbe maturato in questo contesto il brutale omicidio di Rizzo, colpevole di aver rifiutato di piegarsi ai "baresi" e di aver persino umiliato un luogotenente dei Campanale, oggi arrestato, picchiato e fatto inginocchiare in pubblico, pistola alla tempia, simulando un’esecuzione.

IL VIDEO DEL BLITZ E GLI ARRESTI

I NOMI DEGLI ARRESTATI

L’omicidio avrebbe così aperto la strada alla conquista barese. Alcuni clan dell’hinterland si sarebbero anche alleati con i cittadini per dominare i gruppi meno forti ed imporsi nel controllo del traffico di droga e delle estorsioni. Forse per ritorsione, i primi taglieggiati sono stati proprio gli imprenditori del territorio controllato da Rizzo, tra cui anche un’impresa di pompe funebri.

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