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Cronaca

Viaggi e favori in cambio di forniture, rinviati a giudizio i fratelli Tarantini

Claudio e Gianpaolo Tarantini saranno processati insieme al primario di Neurochirurgia del Policlinico, Pasqualino Ciappetta, per presunti favori che il medico avrebbe ricevuto dai fratelli in cambio dell'assegnazione di forniture sanitarie

Concussione, corruzione, turbativa d'asta, falso ideologico e truffa in danno della pubblica amministrazione. Sono questi principali capi di imputazione del processo che si celebrerà a Bari a partire dal 17 febbraio prossimo e che vede ancora una volta imputato l'imprenditore Gianpaolo Tarantini, insieme a suo fratello Claudio e a Pasqualino Ciappetta, primario del reparto di Neurochirurgia del Policlinico di Bari. Nel procedimento parti civili sono Regione Puglia, Policlinico e Università di Bari.

Le indagini, dirette dai pm Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia, riguardano presunte utilità (viaggi, congressi medici, auto con autista e persino la spesa dal salumiere) che il medico avrebbe ricevuto dai fratelli Tarantini in cambio di forniture di strumentari chirurgici. I fatti contestati fanno riferimento al periodo 2006-2009.

Il reato di concussione sarebbe stato compiuto da Ciappetta ai danni della società Mirmex, che nei mesi scorsi ha acquistato la Tecnohospital della famiglia Tarantini. La società dei fratelli Tarantini avrebbe vinto un appalto per la fornitura di strumentazione chirurgica in cambio di un viaggio con soggiorno in Giappone del valore di 10mila euro, per il medico ed un'altra persona. La presunta truffa sarebbe invece stata compiuta ai danni del Policlinico. Nonostante avesse un contratto in esclusiva con l'azienda ospedaliera barese, infatti, Ciappetta operava nei fine settimana nella clinica "Villa del Rosario", a Roma.

 

(Fonte: Ansa)
 

 

 

 

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