Spese Asl per i farmaci nel mirino della Finanza, 12 indagati
L'inchiesta sull'accordo Regione-Asl Bari 4 per l'acquisto a prezzi scontati dei farmaci in convenzione dal SSN. Non sempre la procedura sarebbe stata rispettata, provocando un mancato risparmio alle casse regionali di 10 milioni di euro
L'attività di Asl e farmacie nel mirino della Guardia di Finanza di Bari. Al centro dei controlli delle Fiamme Gialle, il rispetto di un accordo sulla distribuzione dei farmaci siglato nel 2005 tra agenzia regionale per la sanità e Federfarma Puglia.
IL MECCANISMO DELL'ACCORDO - In base a tale accordo, l'ex Asl Bari 4 (poi confuita nella Asl Bari) si impegnava ad acquistare alcuni tipi di medicinali usufruendo degli sconti riservati al Servizio sanitario Nazionale, con l'intento di ridurre la spesa per i farmaci convenzionati. Successivamente i prodotti venivano depositati presso in centri di distributori per la successiva consegna alle farmacie convenzionate, le quali dovevano provvedere alla dispensazione dietro pagamento di un compenso. Soltanto nel caso in cui tutti grossisti della rete fossero stati sprovvisti di un certo farmaco, il farmacista sarebbe stato autorizzato a dispensarlo secondo il canale distributivo tradizionale.
LE IRREGOLARITA' RILEVATE - Dai controlli compiuti dagli uomini delle Fiamme Gialle e relativi al periodo giugno 2006-ottobre 2008 sarabbe tuttavia emerse numerose irregolarità. La Finanza ha scoperto, ad esempio, che non tutti i farmaci inclusi nell'accordo era stati poi effettivamente acquistati dalla Asl. In altri casi, le farmacie avevano provveduto a dispensare i farmaci attraverso il canale distributivo tradizionale, per non avendo la necessaria dichiarazione di 'indisponibilità' del prodotto presso la rete regionale. Tali infrazioni avrebbero provocato alle casse regionali un mancato risparmio di almeno 10 milioni di euro. I 12 presunti responsabili delle irregolaità sono stati segnalati alla Procura contabile che conduce le indagini.
