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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Mafia, si pente il boss Antonio Di Cosola

Detenuto a Sassari in regime di 41 bis, è considerato a capo dell'omonima organizzazione criminale, attiva a Bari ma anche in molti Comuni dell'hinterland. Poche settimane fa a decidere di collaborare era stata la moglie di Antonio Battista, considerato reggente del clan

Il boss barese Antonio Di Cosola ha deciso di collaborare con la giustizia. La decisione, che sarebbe stata presa già alcune settimane fa, è stata resa nota oggi, nel corso dell'udienza preliminare a 29 pluripregiudicati ritenuti affiliati al suo clan, ai quali vengono contestati, tra gli altri reati, tre omicidi e quattro fra tentati omicidi e ferimenti, nel periodo tra il 1993 e il 1998.

Capo dell'omonima organizzazione criminale operante in particolare nei quartieri baresi di Carbonara e Ceglie, ma anche in molti Comuni dell'hinterland, Di Cosola si trova attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sassari in regime di 41 bis. Coinvolto in diverse inchieste sulla mafia barese, il boss è stato già condannato in via definitiva in diversi procedimenti, mentre sono ancora in corso i processi sul business del 'caro estinto' (in cui Di Cosola è accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso), quello sul traffico di droga nell'hinterland barese e sul racket dei videopoker. Attività illecite su cui il boss potrebbe ora fare importanti rivelazioni, anche in merito ai rapporti con gli altri clan operanti sul territorio barese.

Soltanto due settimane fa, era arrivata la notizia di un altro 'pentimento eccellente', quello della moglie di Antonio Battista, anch'egli attualmente detenuto, considerato il reggente del clan carbonarese.


  

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