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Cronaca

Mense scolastiche, caccia ai furbetti: dal Comune partono le prime lettere

Nel mirino le famiglie che hanno dichiarato un reddito inferiore per ottenere sconti sul servizio di refezione scolastica e chi non ha ancora pagato la retta

L'avvio dei controlli su autocertificazioni e redditi dichiarati era stato annunciato ad aprile. Le prime lettere di 'recupero crediti' sono partite qualche giorno fa, e qualcuno si è già presentato negli uffici della ripartizione Politiche educative e giovanili del Comune per regolarizzare la propria posizione. 

Le verifiche sono cominciate proprio dai servizi scolastici, a partire dalla refezione. Tra i destinatari delle lettere, da una parte ci sono gli evasori, ovvero coloro che hanno dichiarato un reddito inferiore a quello reale per ottenere una riduzione non dovuta sul pagamento del servizio mensa; dall'altra ci sono i morosi, ovvero coloro che non hanno pagato le rette dovute. All'appello, in tutto mancherebbero 234mila euro.

"Purtroppo - commenta su Fb l'assessora alle Politiche educative Paola Romano -  il nostro approfondito monitoraggio, che ho voluto dall'inizio del mio mandato, ha messo in evidenza una situazione non più tollerabile: una famiglia su tre non ha mai pagato per i servizi comunali a domanda individuale. Siamo disponibili a rateizzare i debiti, per venire incontro alle famiglie in difficoltà, ma ci sarà tolleranza zero verso chi non paga pur potendosi permettere le rate dei servizi".

Intanto, da settembre, nella presentazione delle domande le autocertificazioni non saranno più accettate e bisognerà presentare direttamente il certificato Isee tramite i Caf.

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