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Cronaca

I primi 6 mesi del Polo Socio-Sanitario di prossimità a Bari: 220 assistiti, in arrivo screening ginecologici e sportello anti dipendenze

Gestito dalle organizzazioni no profit Psicologi per i Popoli Bari e Bat, Medici con l’Africa Cuamm Bari e cooperativa sociale Caps,  è il primo sportello cittadino di orientamento e consulenza socio-sanitaria, a beneficio di utenti e nuclei familiari in condizione di difficoltà

Screening sanitari ginecologici gratuiti per le persone meno abbienti ma anche uno sportello dedicato al contrasto delle dipendenze: sono alcune delle novità disponibili nel Polo socio sanitario di prossimità del quartiere San Pasquale di Bari, in via Re David 76, illustrate questa mattina nel corso di un appuntamento con la stampa. 

La struttura, nei primi sei mesi dall'attivazione, ha intercettato circa 220 beneficiari, in favore dei quali sono state erogate oltre 300 prestazioni, di natura medica, psicologica e sociale. Le attività sono state rafforzate grazie alla collaborazione tra Comune, cooperativa sociale Caps e Fondazione Banco di Napoli

All’evento di questa mattina sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il presidente della cooperativa sociale C.A.P.S. Marcello Signorile e il presidente della Fondazione Banco di Napoli Orazio Abbamonte, alla presenza dei rappresentanti della rete di organizzazioni e istituzioni locali impegnate nel contrasto alla grave marginalità: Renato Laforgia, presidente Medici con l’Africa CUAMM Bari; Domenico Semisa, direttore dipartimento di Salute mentale Asl Bari e dipartimento Dipendenze patologiche Asl Bari; Valentina Romano, direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia; Carmelo Rollo, presidente Legacoop Puglia; Pasquale Ferrante, delegato Forum Terzo Settore Puglia.

Il Polo socio-sanitario di prossimità, gestito dalle organizzazioni no profit Psicologi per i Popoli Bari e Bat, Medici con l’Africa Cuamm Bari e cooperativa sociale Caps,  è il primo sportello cittadino di orientamento e consulenza socio-sanitaria, a beneficio di utenti e nuclei familiari in condizione di difficoltà, persone migranti e senza dimora, che necessitino di orientamento ai servizi. All’interno del presidio, è impiegata un’équipe socio-sanitaria multidisciplinare, formata da medici, psicologi, assistenti sociali e, al fine di abbattere le barriere linguistiche, nel servizio operano anche mediatori culturali. Accanto ai nuovi servizi presentati questa mattina, il Polo eroga le seguenti prestazioni (martedì, ore 10-13; giovedì e venerdì, ore 15-18): interventi di informazione e di educazione sanitaria, orientamento e accesso ai servizi territoriali (in particolare, servizi sanitari e sociosanitari), promozione di attività volte all’inclusione sociale, accoglienza e valutazione dei bisogni.

In particolare, ogni venerdì è ora attivo un nuovo sportello dedicato al contrasto delle dipendenze che offre informazioni in merito ai rischi connessi all’uso di sostanze e definisce percorsi individualizzati che aiutino gli utenti a elaborare le difficoltà connesse a una dimensione di dipendenza patologica attraverso la conoscenza dei diversi fattori all’origine delle dipendenze, con o senza sostanze: alcol, sostanze psicoattive, gioco, sesso, shopping e internet. Sempre il venerdì saranno realizzati screening sanitari ginecologici gratuiti, utili sia in un’ottica più ampia di promozione della salute delle donne, sia per la diagnosi precoce di malattie sessualmente trasmissibili e per la prevenzione di gravidanze indesiderate. Infatti, molte persone in condizione di grave emarginazione, specie le donne sottoposte a sfruttamento sessuale, sono ancora fortemente esposte al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili e restie a rivolgersi a medici specialisti per via dello stigma sociale o a causa dei costi di accesso alle cure.

“Tante le storie che in questi mesi sono state raccolte dall’equipe del Polo socio-sanitario, nato per essere un presidio di prossimità ad accesso gratuito per la prevenzione, l’ascolto, l’orientamento sociale e sanitario grazie all’impegno di medici, psicologi e mediatori culturali - ha dichiarato  l'assessora cittadina al Welfare, Francesca Bottalico -. Un progetto nato in forma sperimentale che oggi, con i finanziamenti della Fondazione Banco di Napoli che si aggiungono a quelli comunali, aumenta le giornate di apertura ampliando le prestazioni con l’avvio di screening ginecologici e di un nuovo sportello per la prevenzione delle dipendenze, gestito in rete con i servizi sanitari del territorio. Un percorso al contempo di tipo socio-sanitario, psicologico e di mediazione interculturale che viene offerto gratuitamente da un’equipe altamente qualificata che ringrazio per l’ottimo lavoro realizzato in questi mesi. L’accesso libero e gratuito alla prevenzione e alle cure rappresenta per noi un impegno importante specialmente in questo momento storico ed economico di aumento delle povertà, ed è questa la ragione per cui auspichiamo di poter lavorare quotidianamente in un sinergia sempre più stretta con il sistema sanitario e le realtà territoriali”.

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