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Cronaca

Pompe di Martinelli tombate: ecco il 'monumento allo spreco'

Dopo circa quattro anni conditi da vari problemi tecnici e organizzativi, le 'fontane' di Lungomare Nazario Sauro sono state definitivamente tombate. Ora risultano un vero e proprio 'monumento allo spreco'

Era l'11 settembre 2007 quando in Lungomare Nazario Sauro, all'incirca all'altezza del palazzo della Regione, venivano inaugurate le dodici fontane ornamentali rinominate presto le 'pompe di Martinelli' visto che a idearle e volerle fu il vicesindaco Emanuele Martinelli. A distanza di poco più di quattro anni dall'inaugurazione e dopo vari problemi di natura tecnica ed organizzativa che ne hanno spesso bloccato il funzionamento, le 'pompe' paiono definitivamente estinte: secondo quanto segnalatoci dal Segretario del Gruppo Indipendente Libertà Luigi Cipriani, infatti, i dodici apparati presenti nel tratto in questione sarebbero stati definitivamente tombati. La denuncia di Cipriani arriva dopo le innumerevoli polemiche scaturite già varie volte in passato e relative allo spreco di denaro pubblico per la costruzione e la manutenzione di un sistema, in fin dei conti, inutile e malfunzionante. Il costo per la costruzione di quella che pare essere diventata ormai un'opera in disuso sembra, infatti, aggirarsi intorno ai 700mila euro a cui vanno aggiunti gli indefiniti costi di manutenzione affrontati nel corso degli anni. Per tale motivo la denuncia di Cipriani è dai toni forti: "Queste opere sono da considerarsi solo uno spreco di danaro pubblico in quanto era intuibile, sin da prima della installazione,  il loro fallimento - sostiene il Segretario del GIL -. Tale fallimento era prevedibile, finanche per bambini che frequentano le scuole elementari, poichè le cosiddette fontane in realtà erano semplici “pompe”, in quanto le vere fontane sono apparati ornamentali e non certo “pompe” che spruzzano acqua aspirata su un fondale sabbioso, quale è lo specchio d’acqua antistante i palazzi della Regione e della Provincia, che, in quanto tale, intasa il motore delle pompe e conseguentemente il deflusso. Tant'è vero che ora le “pompe” risultano definitivamente estinte. Ci auguriamo che “qualcuno” - prosegue in modo sarcastico Cipriani -, considerata l’inutilità delle “pompe” nonché l’entità dei costi, abbia il coraggio di "inaugurare" sul lungomare un monumento allo spreco, naturalmente invitando al "taglio del nastro” i fautori di detto spreco. Nel mentre la Giunta Emiliano non perde occasione per aumentare quasi quotidianamente tributi e tariffe a discapito dei cittadini, di contro continua a dilapidare il pubblico danaro con evidenziate opere inutili. Mentre per le famiglie povere non ci sono fondi - conclude Cipriani - per lo sperpero si...".

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