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Cronaca

Sede del Cnr nell'ex Manifattura Tabacchi, c'è il sì del Consiglio al progetto per la riqualificazione

Il via libera, all'unanimità, nel corso della prima seduta in videoconferenza per l'emergenza Covid: l'edificio del quartiere Libertà ospiterà la sede del Consiglio nazionale delle Ricerche

Sì al progetto di riqualificazione per trasformare l'ex Manifattura Tabacchi del quartiere Libertà in sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). L'ok del Consiglio comunale alla delibera è arrivato ieri, nel corso della seduta convocata, per la prima in assoluto nella storia della massima assise cittadina, in videoconferenza, a causa delle restrizioni previste dall’emergenza Covid-19-

La delibera approvata, presentata dal sindaco Antonio Decaro, è relativa alla variante in deroga che consentirà a Invimit di procedere con la riqualificazione della ex Manifattura dei Tabacchi nel quartiere Libertà destinata ad ospitare la sede unica del CNR. 

L’intervento, sostanzialmente, prevede il recupero di ampia parte del compendio produttivo in disuso, per destinarlo all’insediamento di funzioni di attività di ricerca, e rappresenta un’occasione straordinaria per la rigenerazione di ampia parte del quartiere Libertà in cui è localizzato. La riqualificazione della ex Manifattura dei Tabacchi si inquadra come una iniziativa, su scala urbana, per il miglioramento della vivibilità del quartiere e del decoro urbano oltre al recupero sul piano architettonico ed edilizio di uno degli immobili storici della città di Bari. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di favorire il processo di integrazione tra nuove funzioni all’interno di una logica progettuale plurifunzionale in cui la relazione tra vita pubblica, sociale e lavorativa e quella privata possano acquistare nuove conformazioni, indipendenti dal luogo.  La variante approvata dal Consiglio comunale, pertanto, consentirà  una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana che siano mai state realizzate a Bari.

“Questa emergenza ci ha posto oggi in una situazione singolare. Siamo chiamati a riadattare anche i tempi della democrazia e del governo cittadino a nuove forme innovative di consultazione e decisione - spiega il sindaco Decaro -. È bello pensare che il debutto del consiglio comunale “virtuale”, al di fuori dello spazio fisico della sua sede istituzionale di Palazzo di Città, coincida con l’approvazione di questa delibera che ha per oggetto forse una delle più grandi e importanti trasformazioni urbane della nostra città, manifestando così tutto il suo amore e il suo impegno per il futuro di Bari. Quello che è stato approvato, infatti, è l’atto più importante che questo consiglio comunale abbia approvato dal giorno della sua proclamazione e lo ha fatto in una forma nuova, con la voglia e la capacità di continuare a lavorare per Bari. Tra l’altro, lo ha fatto con un voto unanime per dare il via libera al progetto di riqualificazione di una grossa porzione della  ex Manifattura dei Tabacchi, nel quartiere Libertà. Un progetto che abbiamo fortemente voluto, inseguito e portato avanti, perché crediamo che possa rappresentare lo snodo cruciale per la trasformazione di uno dei quartieri che vive maggiormente le difficoltà economiche e sociali di questi tempi. Il consiglio Comunale con questo atto ha espresso la sua volontà per portare la ricerca, l’innovazione, la cultura e una nuova forza in uno degli immobili più importanti della nostra città. Un edificio intorno al quale si sono scritte centinaia di storie di lavoro, di produzione e di emancipazione e che speriamo possa tornare presto a vivere con nuove funzioni, nuovi lavori e nuovo sviluppo. Il futuro del quartiere Libertà dipende anche da questo atto che in tempi brevissimi sarà notificato a Invimit per avviare presto le procedure di gara e l’inizio dei lavori”.

“Siamo orgogliosi di aver sbloccato e completato in 12 mesi l’iter autorizzativo per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi di Bari dove sorgerà il centro di ricerca più all’avanguardia del Sud Italia – ha dichiarato Nuccio Altieri, Presidente Invimit Sgr – ora siamo pronti ad aprire un grande cantiere per riportare luce e lavoro in un prezioso bene pubblico che versava nel più assoluto degrado. L’apertura di cantieri può rappresentare la vera resurrezione dell’Economia italiana post Quarantena Covid-19. Più gru si alzano nei prossimi mesi, prima riparte lavoro e crescita. A Bari investiremo in questo progetto oltre 25 milioni di euro che significano centinaia di posti di lavoro. Sarebbe utile in un momento come questo poter disporre di procedure semplificate per immettere subito liquidità nel sistema Paese. Con le attuali norme faremo il massimo sforzo affinché il cantiere di Bari possa essere aperto tra dieci-dodici mesi. Invimit ha già pronte per il 2020 gare per oltre 80 milioni di euro e se a tutti gli Enti di Stato, Enti locali e società partecipate, fosse consentito di operare in maniera semplificata, si potrebbe immettere nell’economia reale uno shock di liquidità con risorse che sono già a disposizione per l’apertura di cantieri pubblici. A Bari abbiamo scritto una bella pagina di collaborazione istituzionale e desidero ringraziare il Sindaco Decaro per il fattivo impegno, che spero possa rappresentare un progetto pilota per il Sud, nella valorizzazione e riqualificazione del patrimonio pubblico con alta redditività economica ma soprattutto sociale”.
 

(In foto, il progetto dell'ex Manifattura - Fonte: Invimit.it)

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