Cinque caduti della Seconda Guerra Mondiale tumulati al Sacrario di Japigia: "In memoria del loro sacrificio"
I resti sono stati rinvenuti in Albania: i soldati erano impegnati sul fronte balcanico-greco. Uno di loro è stato identificato: si tratta di un militare di origini friulane
"A distanza di oltre 70 anni dalla Seconda guerra mondiale e di 100 anni dalla Prima continuano ad essere cercati e ritrovati i resti mortali di chi ha offerto la sua vita per la difesa della Patria, perpetuando la memoria del loro sacrificio": ad affermarlo, il generale Alessandro Veltri, Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti al termine della cerimonia della resa degli Onori ai Caduti che si è svolta nel Sacrario d'Oltremare di Bari nel quartiere Japigia, in occasione della tumulazione dei resti di 5 militari deceduti nella Seconda Guerra Mondiale, durante la campagna di Grecia. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili e militari.
Dove sono stati rinvenuti i resti
I caduti provengono tutti dall'Albania: tre sono stati rinvenuti sul Monte Golico, nelle vicinanze di Valona grazie alla segnalazione della sezione di Vicenza dell'Ana. Uno di loro è stato identificato: si tratta di Francesco Bortolotti, nato a Majano (Udine) il 29.06.1920, deceduto il 24-03-1941. Un nipote in vita della vittima è stato rintracciato ma non è potuto intervenire alla cerimonia. Gli altri due ignoti, invece, sono stati rintracciati successivamente a seguito di una segnalazione da parte di un ufficiale albanese: i resti sono stati scoperi nel villaggio di Senican, in località 'Cuka e Kacit', a 40 k dal confine con la Grecia.