Sanità, inchiesta sugli appalti: la Procura torna a chiedere il processo per Tarantini e Lea Cosentino

La Procura di Bari ha insistito, al termine dell'udienza preliminare, con la richiesta di rinvio a giudizio per 15 imputati - tra cui i fratelli Claudio e Gianpaolo Tarantini e l'ex dg della Asl di Bari Lea Cosentino - accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e istigazione alla corruzione, peculato, turbativa d'asta, falso materiale e ideologico, truffa, frode in pubbliche forniture.

Il fascicolo riguarda la gestione delle gare e delle trattative per l'acquisto di attrezzature e protesi sanitarie. Parti civili nel procedimento, che si sta celebrando dinanzi al gup del Tribunale di Bari Roberto Oliveri del Castillo, la Regione Puglia e l'Università degli Studi di Bari. Oltre che per ai fratelli Tarantini e Lea Cosentino, ribattezzata dalla stampa 'Lady Asl', la Procura ha ribadito la richiesta di processo per Antonio Colella, all'epoca dei fatti capo area gestione patrimonio della Asl di Bari, Francesco Lippolis, direttore amministrativo della stessa Asl, Michele Vaira, funzionario della Asl di Bari, S.T., e V. P. Sono imputati anche Antonio Pica, legale rappresentante della società ''Sport Club'', Cristina Rosaria Signorile e Domenico Miscioscia, responsabili del servizio di prevenzione e protezione della ''Pura Depurazione'', società di diritto pubblico controllata da Aqp, Lucia Montinaro, dipendente Asl, Angelo Damiani, Mauro Spagnoletta e Benedetto Verdiani, componenti della commissione di gara per l'affidamento del servizio di sorveglianza sanitaria finalizzata alla tutela della salute e della sicurezza per il personale addetto agli impianti di depurazione.

I fatti contestati dai pm di Bari, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia, si riferiscono agli anni 2008-2010. L'udienza preliminare proseguirà il 3 dicembre con le discussioni dei difensori degli imputati. Il 9 dicembre è prevista la decisione del giudice sulle richieste di rinvio a giudizio.
(ANSA)