Scontro treni, il Ministero chiede l'esclusione dal processo. I parenti delle vittime: "Noi presi in giro"
La richiesta del Mit, citato come responsabile civile, motivata con una questione di carattere formale. Il commento dei familiari rappresentati dall'Astip: "Traditi dallo Stato"
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) chiede di non partecipare al processo che vede imputate 18 persone per la strage sul binario unico Andria-Corato del 12 luglio 2016. Il Mit, citato come responsabile civile, ha motivato la sua richiesta di essere escluso dal procedimento per un aspetto di carattere formale, ritenendo incompleto il decreto di citazione.
La richiesta del Ministero, tuttavia, ha provocato rabbia e delusione nei familiari delle vittime (i morti furono 23). I parenti "si sentono traditi dallo Stato, presi in giro", ha detto Daniela Castellano, figlia di una delle vittime e presidente dell’Associazione strage treni Puglia (Astip) che rappresenta 15 famiglie, ricordando anche le "promesse" fatte dal ministro Toninelli nel corso della sua visita a luglio.
Nel processo si sono costituiti come responsabili civili anche Ferrotramviaria, società imputata nel procedimento per la responsabilità amministrativa degli enti, e la Regione Puglia, che, come il ministero, hanno chiesto l’esclusione. La decisione del giudice sarà resa nota nella prossima udienza del 18 ottobre.
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