Sicurezza e qualità dei servizi nelle scuole, Bari agli ultimi posti nel rapporto Legambiente
I dati forniti dall'indagine "Ecosistema Scuola" sulla qualità dell'edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi. Su 86 città prese in esame il capoluogo pugliese si piazza al 71° posto
Investimenti per la manutenzione degli edifici, varietà e qualità dei servizi offerti agli studenti, formazione del personale docente e non, adozione di buone pratiche tese all'ecosostenibilità e al risparmio energetico. A che punto sono le scuole italiane?
A fornire delle risposte è il Rapporto "Ecosistema Scuola" di Legambiente, che annualmente fotografa la realtà scolastica italiana a partire dalla capacità degli enti locali di investire su politiche che intrecciano la sicurezza e la sostenibilità degli edifici con l’applicazione di buone pratiche.
Tra i parametri presi in considerazione dall'indagine, innanzitutto quelli relativi alla situazione "anagrafica" degli edifici, ovvero l'anno di realizzazione, la destinazione d’uso originaria, la presenza di spazi verdi e per le attività sportive, investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria, le certificazioni. Ma le rilevazioni di Legambiente tengono anche conto dei servizi messi a disposizione dalle scuole (scuolabus, pedibus, progetti educativi extradidattici) e l'avvio di "buone pratiche" come l'introduzione di pasti biologici nelle mense, la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti, l'utilizzo di fonti d’illuminazione a basso consumo energetico e di fonti d’energia rinnovabile, nonché la presenza di fonti di inquinamento come la presenza di amianto o l'esistenza di campi elettromagnetici.
La XII edizione del Rapporto, che prende in considerazione i dati relativi al 2010, analizza in tutto 91 capoluoghi di provincia per un totale di 5.715 edifici scolastici. I dati fotografano complessivamente un sistema scolastico che risente della crisi economica e della contrazione delle risorse erogate dagli enti locali, e per quanto riguarda la nostra città segnalano una situazione tutta da migliorare. Nella classifica generale, infatti, Bari si piazza al 71° posto su 86 città (cinque Comuni non rientrano in graduatoria perchè non hanno fornito dati sufficienti), mentre scivola ancora più in basso nella classifica relativa alle buone pratiche: qui il capoluogo pugliese si ferma al 78° posto su 82 città. Per vedere Bari risalire di qualche posizione bisogna scorrere la graduatoria "in negativo" relativa al rischio negli edifici scolastici, in cui risulta 28esima su 86 posizioni.