Triggiano, randagi maltrattati e uccisi? Il M5S: "Agire al più presto"
Segnalati, negli ultimi giorni, casi di presunti avvelenamenti ai danni di gattini. Alcuni cani, invece, sarebbero stati colpiti con proiettili per il 'softair'. La Lav: "E' uno dei comuni più inadempienti sulla questione. Non c'è neppure un canile sanitario"
Maltrattamenti su cani e gatti, in alucni casi tali da arrivare all'uccisione dei poveri animali. A Triggiano c'è una "vera e propria emergenza" riguardante episodi contro i randagi, estremamente presenti nel territorio della cittadina alle porte di Bari. A segnalare il problema è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Viviana Guarini, testimone di un presunto avvelenamento ai danni di un gattino: "L'episodio risale a qualche giorno fa - spiega Guarini - . Il gatto era vicino casa mia che giaceva sull'asfalto. Purtroppo non è stato sufficiente portarlo al veterinario. Ho chiesto di far svolgere un'autopsia e la causa della morte potrebbe riguardare proprio l'avvelenamento".
Tra le varie segnalazioni raccolte dalla consigliera del M5S, anche numerosi casi di maltrattamenti con gli animali bersaglio di pallini e altri colpi sparati con armi utilizzate per la pratica del soft-air, specialità di guerra simulata tra gioco e sport.Guarini, nei prossimi giorni, incontrerà il sindaci di Triggiano, Denicolò, per chiedere provvedimenti e azioni concrete per fronteggiare il problema. A confermare la difficile situazione nel paese, anche la Lav: "Triggiano - afferma Sara Leone - è tra i comuni inadempienti per gli obblighi verso il randagismo. Non consente di raccogliere gli animali per sterilizzarli alla Asl e non ha neppure un canile sanitario. Diversa gente è esasperata dalla presenza degli animali che vagano per strada, ma ovviamente tutto ciò non giustifica minimamente gli atti contro di loro segnalati nei giorni scorsi.