Il costo del gasolio agricolo triplicato in pochi mesi, gli agricoltori pugliesi: "Intervenga l'antitrust"
Le 'quotazioni al barile' scendono, ma il prezzo del carburante non si schioda da quota 1,40 euro. La Cia Puglia: "Se il conflitto ucraino continua, bisogna pensare a nazionalizzare le grandi imprese energetiche"
Il costo del gasolio agricolo in distribuzione continua ad attestarsi attorno a 1,35-1,40 euro al litro, esattamente il doppio di qualche mese fa, addirittura il triplo rispetto all’inizio del conflitto russo-ucraino, nonostante negli ultimi giorni le 'quotazioni al barile' abbiano fatto segnare un lieve calo". Con queste parole la Cia, la Confederazione Italiana degli Agricoltori, denuncia i pesanti aumenti sui costi di produzione per le aziende del settore.
"Ci chiediamo perché non intervenga l’antitrust - commenta la Cia Puglia attraverso una nota - Siamo in un contesto di economia di guerra. La verità è che il costo delle sanzioni all’aggressore russo lo stanno pagando le imprese ed i cittadini. Sembrerà una provocazione, ma se la guerra durerà ancora a lungo, come annunciano gli esperti, occorrono misure drastiche come la nazionalizzazione delle grandi imprese energetiche”.
Gli agricoltori lanciano il loro grido dall'allarme: “Siamo molto preoccupati. Le vendemmie e la raccolta settembrina di ortaggi, frutta e legumi sarà affrontata dagli imprenditori agricoli in condizioni di estrema difficoltà. La situazione è davvero critica, anche perché a fronte di un’emergenza economica che va peggiorando di giorno in giorno, ci aspettano ancora tre settimane di campagna elettorale e poi chissà quanto altro tempo occorrerà per avere un Governo nella pienezza dei poteri, in grado di fare scelte capaci di incidere”.