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Economia

Edilizia in crisi, i numeri neri del settore in Puglia: in dieci anni dimezzati i posti di lavoro

L'allarme lanciato dai sindacati che domani, come in altre cento città italiane, scenderanno in piazza nei capoluoghi di provincia della regione per chiedere misure per il rilancio

"Il settore sta attraversando una crisi che, negli ultimi 10 anni, ha portato in Puglia a un dimezzamento degli addetti a 32mila unità e ad un abbassamento dei salari di 12 milioni di euro". A snocciolare le cifre più nere della crisi del settore edilizio in Puglia è Silvano Penna, segretario generale della Fillea Cgil.

Domani, venerdì 15 novembre, a Bari come a Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, e come in altre centro città italiane, si terranno i presidi organizzati da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, per chiedere il rilancio del settore.

"Abbiamo bisogno - affermano i sindacati - di una politica industriale fondata sull’occupazione di qualità che, ad esempio, agisca sulla rigenerazione urbana, sulla messa in sicurezza del territorio e sul piano infrastrutturale. Se partissero le opere già cantierizzate e bloccate dalla mancanza di personale tecnico, avremmo un vero e proprio boom lavorativo. Occorre che il nuovo Governo e la Regione diano un segnale forte di svolta frenando la giungla degli appalti e del precariato che abbassa il livello dei salari, della qualità lavorativa e della sicurezza sui cantieri, istituendo una patente a punti rispetto agli incidenti lavorativi per le imprese che partecipano ai concorsi e introducendo il reato di 'omicidio sul lavoro', misure necessarie in un momento come questo dove raddoppiano morti e infortuni, spesso non più denunciati per via del nero".

Il presidio a Bari si terrà in piazza Prefettura, a partire dalle ore 9: è previsto un incontro tra la delegazione e i locali rappresentanti del governo.

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