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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Crac Popolare di Bari, Visco difende Bankitalia: "Abbiamo vigilato correttamente". E spunta un maxi prelievo di Jacobini

Gli inquirenti hanno scoperto gli assegni circolare con cui l'ex condirettore della Bpb ha trasferito 180mila euro dal suo conto della Bpb

"Il compito di vigilare lo abbiamo svolto" e "siamo pronti a rispondere in tutte le sedi". Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, difende così il suo operato sulla vicenda del crac di Banca Popolare di Bari in una lunga intervista al Corriere della Sera. "Abbiamo fatto il nostro dovere e vigilato rispettando le regole" - spiega  - "Bisogna esaminare individualmente le due attività: quella di vigilanza e quella di gestione e risoluzione delle crisi, che sono cose diverse. La vigilanza sulle banche ha svolto il suo compito, con il massimo impegno e io reputo positivamente. La scelta di porre in amministrazione straordinaria questa banca - aggiunge - è il risultato, come sempre in questi casi, di un'attenta analisi, è un atto possibile in termini di legge solo dopo aver rilevato gravi perdite o carenze nei sistemi di governo societario. Ma la vigilanza non può intervenire nella conduzione della banca, che spetta agli amministratori scelti dagli azionisti".

Intanto dalle indagini continuano ad emergere nuove operazioni sospette da parte dei vertici della Popolare. Gli inquirenti stanno ora facendo luce sul trasferimento, mediante assegni circolari, di 180mila euro dal conto dell'ex condirettore generale dell'istituto di credito commissariato, Marco Jacobini, figlio del direttore Gianluca Jacobini. Salgono così a sette le segnalazioni di operazioni sospette (per un totale di 5,5 milioni di euro) trasmesse dai commissari dalla Banca popolare di Bari alla Procura che indaga su presunti illeciti nella gestione della banca.

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