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Economia

Mediterre 2012, inaugurata in Fiera la settima edizione

Al via oggi nel nuovo padiglione della Fiera del Levante la settima edizione di Mediterre, l'evento internazionale dedicato ai temi della green economy, dell'ecosostenibilità e della tutela dell'ambiente

E' stata inaugurata questa mattina nel nuovo padiglione della Fiera del Levante la settima edizione di Mediterre, l'evento organizzato dall’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, in collaborazione con la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali, e dedicato ai temi della sostenibilità ambientale e della green economy.

Fino al prossimo 4 febbraio gli eventi e i convegni di Mediterre saranno ospitati presso il nuovo padiglione della Fiera del Levante. Una struttura che, come ha sottolineato il presidente Gianfranco Viesti durante la cerimonia  di inaugurazione, è il simbolo del cambiamento della Fiera. Un percorso che passa “dai nuovi contenuti, sempre più legati all’economia verde, alle energie rinnovabili, all’acqua, al turismo e all’ambiente, ai contenitori, all’insegna della sostenibilità energetica. Nel quartiere, poi, si stanno insediando alcune imprese giovanili e si guarda con attenzione al mercato internazionale: ai Balcani, nostri Paesi di riferimento da sempre, va aggiunta tutta l’area del Mediterraneo. Non c’è momento migliore della crisi attuale per darsi da fare e trasformare le possibilità in fatti concreti”.

Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha centrato il suo discorso sulla necessità di perseguire un modello di sviluppo basato sull'ecosostenibilità. “Il modello di sviluppo attuale, basato sulla crescita quantitativa, - ha detto Vendola - ferisce le biodiversità e mutila la ricchezza della terra. Nel Mediterraneo il deserto avanza, le alghe aumentano, il clima muta non per fatalità ma per antropizzazione inappropriata e trasformazione di mare, terra e atmosfera in una discarica”. Vendola, allora, ritiene necessario “un patto tra le comunità regionali del Mediterraneo per dire no alle trivellazioni in mare, che rappresenta il nostro ‘petrolio’ e non va inquinato”. “Basta – aggiunge - ai ciclopi energetici, alle megacentrali di combustibili fossili o energie alternative: in Puglia stiamo scommettendo sulla solarizzazione strutturale delle città, sull’energia ‘dolce’. Stop ai rifiuti visti come problema: sono una risorsa e devono sganciarsi dalla mafia e dalla cattiva politica. Sì alla gestione e protezione pubblica dell’acqua: noi proponiamo il criterio ‘chi spreca acqua paga’. Fermiamo, inoltre, la cementificazione selvaggia e riqualifichiamo le periferie. Queste le sfide che ci attendono. Occorrono un patto di buone pratiche, una banca ecologica europea, l’apertura al mondo. Con questi sentimenti lavoriamo nel Mediterraneo e per il Mediterraneo”.

 

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