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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Bari Vecchia / Piazza Libertà

"No al trasferimento di 120 lavoratori da Molfetta a Palermo", la protesta degli operatori Network Contacts a Bari

Il sit-in di piazza Libertà è stato organizzato da Cgil Filctem, Cisl, Uilcom e Ugl Telecomunicazioni. Una delegazione sindacale ha quindi incontrato la prefetta di Bari Antonia Bellomo

Una rappresentanza dei lavoratori della Network Contacts, uno dei più grandi call center con sede in Puglia che si occupa di assistenza per telecomunicazioni, è scesa in piazza, questa mattina, davanti alla Prefettura di Bari per manifestare la propria preoccupazione contro la decisione dell'azienda di trasferire 120 lavoratori (su circa 500) dalla sede di Molfetta a quella di Palermo. 

La protesta è stata organizzata da Cgil Filctem, Cisl, Uilcom e Ugl Telecomunicazioni. Una delegazione sindacale ha quindi incontrato la prefetta di Bari Antonia Bellomo: "Siamo qui per questo scellerato piano industriale che l'azienda ha consegnato e che ha portato alla rottura delle trattive. Stiamo vivendo un dramma sociale, perché se non troviamo una soluzione entro il 5 giugno 120 lavoratori andranno a Palermo", ha dichiarato all'Ansa il segretario regionale Uilcom, Vito Gemmati. "Vanno coinvolti i nostri Parlamentari pugliesi senza distinzione di appartenenza politica, bensì in una logica di interesse territoriale e sociale. Va da sé che per fare ciò è importante il contributo della Regione Puglia".

"Questo è un piano aziendale che offende il territorio, offende tutti quelli che su questo territorio hanno scommesso attraverso il lavoro dignitoso - ha aggiunto la segretaria generale Cgil Bari, Gigia Bucci - Proporre un trasferimento aziendale significa mortificare i sacrifici che i lavoratori hanno compiuto in questi anni per recuperare un piano d'emergenza aziendale. Questo è il primo sciopero che abbiamo messo in campo con tutte le altre sigle sindacali e non sarà l'ultimo. Il nostro obiettivo è il ritiro delle lettere di trasferimento".

"Noi chiediamo un tavolo immediato - ha dichiarato Mariangela Picciotti, segretaria provinciale Ugl Telecomunicazioni - L'azienda preferisce trasferire i lavoratori anziché portare un piano d'azione industriale che permetta loro di sopravvivere. Un fatto inammissibile: tra i lavoratori che hanno ricevuto la lettera di trasferimento per il 5 giugno, ci sono anche soggetti fragili come lavoratori disabili".

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