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Affitti per gli studenti fuori sede, Bari tra le città più economiche

I dati di un'indagine condotta dal portale Immobiliare.it: nel capoluogo pugliese una stanza singola costa in media 255 euro, contro i 490 di Milano e i 415 di Roma. Ma la città si rivela anche tra le meno 'gayfriendly'

Lezioni e attività didattiche nelle Università stanno per ripartire, e per gli studenti fuori sede è ormai tempo di cercare una sistemazione. Scatta così la 'caccia' alla stanza in affitto nella città prescelta per gli studi.  Un mercato, quello della locazione per gli studenti, abbastanza 'complicato', tra fenomeno degli affitti in nero da combattere e canoni molto spesso esosi, soprattutto nelle città più grandi.

Bari, tuttavia, non sarebbe tra le città più care d'Italia, anzi. A dirlo è un'indagine condotta dall’Ufficio Studi del portale Immobiliare.it, che ha preso in esame le 15 città italiane con la maggior presenza di studenti fuori sede.

Nel capoluogo pugliese, l'affitto di una stanza singola si aggira in media sui 255 euro, mentre una doppia può costare intorno ai 175 euro (con prezzi che hanno fatto registrare un calo di circa l'8% rispetto stanze-2al 2015). Canoni di affitto abbastanza lontani da quelli delle tre città più care d'Italia, ovvero Milano (490 euro per una singola), Roma (415 euro) e Firenze (365 euro). Città più economica in assoluto è Catania, con la sua media di 190 euro per una singola.

In generale, l'indagine mette in luce un altro fenomeno ormai consolidato nel mercato delle stanze in affitto, che riguarda la presenza del padrone di casa tra gli inquilini: il 12% dell’offerta di alloggi presente su Immobiliare.it è un cosiddetto “affitto parziale”. 

Ma qual è il coinquilino ideale? Esaminando le caratteristiche indicate dagli inserzionisti – a pubblicare gli annunci, e ad occuparsi della selezione, sono quasi sempre le persone che già vivono in casa, incaricati a scegliersi coinquilini che assicurino una buona convivenza – è possibile tracciare il profilo del candidato perfetto: è una donna (il 44% degli annunci richiede esplicitamente una persona di sesso femminile), ha al massimo 35 anni, non fuma e non ha animali. Il 57% degli inserzionisti si dichiara gayfriendly: questa percentuale, in crescita rispetto al 2014, supera il 75% in città come Bologna, Urbino e Padova, mentre scende drasticamente in città del Sud come Palermo (23%) e Bari (28%). 

"Il mercato delle stanze in affitto sembra non conoscere crisi – commenta Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – e la generale tenuta dei prezzi lo dimostra. Un’ulteriore prova della buona salute di questo business risiede nella stabilità del numero di stanze e posti letto disponibili, che non cala come sta succedendo, invece, a quello degli immobili offerti con contratti di locazione tradizionali a una singola persona o a una singola famiglia (-7% nel 2015)".

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