Guerra, vita e morte: all’Artes cafè l’ultimo romanzo di Lafirenze

Una storia, strana, irreale sin dal primo capitolo: il protagonista incrocia il luogo del suo stesso incidente e vive gli ultimi suoi momenti da uomo sano in un’altra epoca. Potrebbe tutto ciò apparire reale? Assolutamente no. I successivi incontri con i personaggi presenti in quegli “strani luoghi”, li ritrova in un’altra dimensione, quando è in coma. Sarà presentato domani pomeriggio all’Artes Cafè “La notte più lunga”, l’ultimo romanzo di Giovanni Lafirenze, dal 2013  impegnato con l'associazione nazionale vittime civili di guerra come referente del dipartimento "ordigni bellici inesplosi".  

Un libro che narra la storia personale e, in chiave quasi teatrale, quella del mondo intero flagellato da conflitti, guerre e incomprensioni che continuano a mietere vittime anche dopo la loro conclusione attraverso residuati bellici che invadono città e territori. La "Notte più lunga” racconta quindi l’orrore della guerra e i misteri che l’umanità continua a patire, anche a livello inconscio, raccontando per mezzo del protagonista del romanzo (omonimo dell’autore), storie, esiti e conseguenze fisiche delle guerre in un turbinio di dialoghi, protagonisti reali e metaforicamente inventati.

L’incontro di domani coinvolgerà gli attivisti di Emergency, impegnata fin dalla sua fondazione nella cura delle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Durante la serata sarà a disposizione degli ospiti uno speciale “AperìEmergency”, l’aperitivo solidale il cui costo (8 euro) sarà  devoluto all’associazione. L’incontro sarà moderato da Laura Migliaccio e prevederà gli interventi di Giuseppe Milano (giornalista) e Armando Merenda (voce narrante). Insieme a Lafirenze cercheranno di sviluppare un confronto sui temi della guerra, partendo dai racconti di vita e dall’esperienze che trafiggono l’umanità.