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Sabato, 27 Aprile 2024
Salute

Terapia salvavita per le intossicazioni da monossido di carbonio, ospedale San Paolo di Bari in prima linea

L’Unità operativa di Medicina Iperbarica, potenziata negli ultimi anni, eroga il trattamento di ossigenoterapia iperbarica tutti i giorni h24 anche ai pazienti critici

L'utilizzo di impianti termici non sicuri, o l'accensione di bracieri: con l'arrivo dei primi freddi si fanno putroppo più frequenti i casi di intossicazione da monossido di carbonio. La terapia salvavita, come ricorda la Asl Bari, è l’ossigenoterapia iperbarica, ovvero la somministrazione di ossigeno, all’interno delle camere iperbariche, ambienti che vengono portati a pressione superiore a quella atmosferica e in cui i pazienti respirano l’ossigeno attraverso maschere, caschi o tubi endotracheali. 

Questo tipo di trattamento è erogato dall’unità operativa di Medicina Iperbarica dell’ospedale San Paolo, che garantisce assistenza 365 giorni l’anno, 24 ore su 24 con la possibilità di trattare, grazie alla collaborazione con la UOC di Anestesia e Rianimazione, anche pazienti critici. 

“L’ossigenoterapia iperbarica  - spiega la dottoressa Laura Vernotico, responsabile della unità operativa di Medicina Iperbarica del San Paolo-  è una terapia elettiva salvavita nei casi di intossicazione da monossido di carbonio, più frequente nel periodo invernale e, ugualmente, negli incidenti dei subacquei, quali la malattia da decompressione e l’embolia gassosa arteriosa, più frequenti nel periodo estivo, e l’embolia gassosa arteriosa iatrogena. L’ossigeno somministrato a pressioni superiori a quelle normali – aggiunge la dottoressa Vernotico - facilita, infatti, l’ossigenazione delle aree ischemiche, ha azione antibatterica, antiedemigena, antinfiammatoria, accelera la demarcazione tra tessuto necrotico e vitale e attiva l’osteogenesi”.  

I benefici della terapia si riscontrano anche nel trattamento di ulcere di diversa origine, come ad esempio infezioni dei tessuti molli e ossee e altre patologie correlate con quadri di infezione e ischemia. 

L’unità operativa del San Paolo nel corso degli anni si è potenziata grazie alla sostituzione nel 2010 della camera iperbarica con una nuova e più grande che consente il trattamento di 10 pazienti e il rinnovo del sistema di alimentazione della stessa nel 2021. Un’assistenza di elevata qualità tecnica e sanitaria, rivolta sia a pazienti ricoverati che a utenti provenienti dal territorio, è offerta da uno staff formato da 4 medici, 5 infermieri, 4 tecnici e 2 ausiliari socio sanitari. 

Attualmente, nella Regione Puglia, le patologie trattabili con ossigenoterapia iperbarica a carico del SSN sono: malattia da decompressione, embolia gassosa arteriosa, intossicazione da monossido di carbonio, ischemia traumatica acuta, sindrome compartimentale, infezioni necrosanti progressive (miositi da anaerobi, fascite necrotizzante, infezioni necrotizzanti dermo-epidermiche, gangrena diabetica) einnesti cutanei e lembi muscolo-cutanei compromessi.

L’Unità operativa garantisce inoltre, per i pazienti ambulatoriali portatori di ulcere e in trattamento di ossigenoterapia iperbarica anche un servizio di medicazioni. Per questi utenti l’accesso avviene tramite la prenotazione nelle agende istituzionali e la presa in carico è assicurata in tempi brevi. 

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