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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità

Pasqua a tavola, ecco le uova vegane degli animalisti baresi: "Proponiamo un menù senza agnello, basta con la stage di cuccioli"

La responsabile della Lega Anti Vivisezione di Bari, Sara Leone: "In questi giorni di festa si dovrebbe celebrare la vita e non la morte, negli ultimi anni stiamo registrando anche a Bari un'inversione di tendenza verso queste pratiche culinarie tradizionali che prevedono l'uccisione per dissanguamento di migliaia esemplari neonati"

"Le nostre uova di Pasqua provengono dal mercato Equo e Solidale, sono vegane e completamente bio: le proponiamo in versione 'cioccolato fondente' o con latte di riso, le abbiamo realizzate senza sfruttare la vita degli animali". Sono queste le parole della responsabile di Lav Bari, Sara Leone, in merito all'iniziativa promossa in questi giorni dalla Lega Anti Vivisezione in città.

La vendita delle uova pasquali è stata compiuta negli scorsi giorni nei banchetti in strada e nei negozi di animali, anche per sensibilizzare i baresi sulle tematiche legate alla difesa degli animali. "In questi giorni le uova sono prenotabili tramite i nostri canali social - spiega la rappresentate locale di Lav - sulle pagine facebook ed instagram di Lav Bari è possibile recuperare i riferimenti (email e telefonici) per assicurarsi i dolci che vi garantisco sono buonissimi ed inoltre, nel caso delle uova realizzate con la bevanda di riso, permettono di tenere sotto controllo anche il colesterolo. Ne guadagnerà, dunque, anche la salute".

Il periodo pasquale riporta d'attualità lo scontro fra animalisti e seguaci della tradizione culinaria italiana: la pratica diffusa nel Belpaese, anche sulle tavole dei baresi, prevede l'abbondante consumo di agnello in tutte le sue varianti di cottura. Sara Leone ha, in merito, una posizione chiara: "Noi chiaramente siamo vegani non solo a Pasqua, ma in qualunque giorno dell'anno. In questo periodo, però, contestiamo in maniera vibrante il consumo di carne soprattutto quando è legato ad una pratica drammatica che prevede la morte di migliaia di cuccioli per dissanguamento. La Pasqua dovrebbe essere una festa di resurrezione, di vita, e non certo di morte. Non può essere associata ad una strage di cuccioli".

Nonostante le tradizioni siano difficili da eradicare, qualcosa sembra modificarsi nel comportamento in tavola dei baresi. "Negli ultimi anni notiamo un aumento della sensibilità sul tema - sottolinea la responsabile di Lav Bari - si è verificato un minor consumo di carne di agnello rispetto al passato. La totale inversione di tendenza potrà verificarsi soltanto con una presa di posizione di carattere religioso, mentre difficilmente potrà giungere dal mondo politico, legato a dinamiche che riguardano solo l'economia".

Le critiche mosse dalla Lav alla politica italiana non si fermano solo alla reticenza ed al silenzio nei confronti della strage di cuccioli di agnello, ma salgono al rango di battaglia sociale con la dura contestazione nei confronti della nuova legge nazionale che liberalizza le pratiche della caccia: "Un emendamento inserito in una legge approvata lo scorso gennaio - spiega a BariToday la rappresentante barese di Lav, Sara Leone - sancisce la deregulation venatoria per le attività di caccia. Il provvedimento rende possibile colpire gli animali anche nei luoghi che prima erano esclusi da questa pratica. È stato così fornito il permesso di cacciare anche nei parchi naturali o in città, per strada. La legge parte dal presupposto, ad esempio, che si possa sparare per strada ad un cinghiale. L'emendamento, inoltre, non prevede più uno limite all'arco temporale entro cui è possibile svolgere l'attività di caccia. Per questo stiamo promuovendo sul nostro sito una petizione, raccogliamo le firme perché vogliamo bloccare la legge sulla 'caccia selvaggia' e sensibilizzare i cittadini sul tema".

La tavola pasquale senza carne, secondo gli attivisti della Lav, non è meno ricca di sapori e soddisfazioni per il palato: "Sul nostro sito proponiamo anche quest'anno un menù vegan per i giorni di festa - ribadisce Sara Leone - suggeriamo idee culinarie nell'ambito del progetto 'Bontà senza crudeltà'. Negli ultimi anni i baresi sembrano più attenti a questi menù alternativi e più sensibili alla tutela della vita degli animali".

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