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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Bitonto

Bitonto al setaccio della polizia: perquisizioni e controlli, 9 arresti e quattro chili di droga sequestrati

L'operazione coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine ha visto impegnati gli agenti della Squadra mobile di Bari, del reparto Prevenzione crimine e del locale commissariato. Interessati anche i territori di Cerignola e Andria

Oltre 400 poliziotti impegnati per due giorni in una vasta operazione coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, con perquisizioni e controlli che hanno interessato alcuni centri "ad alta densità criminale" nel nord della Puglia: Cerignola, Andria e, nel Barese, Bitonto.

Il dispiegamento di forze

Le attività, effettuate nei giorni del 27 e 28 settembre, hanno visto impegnati gli agenti delle Squadre Mobili delle Questure di Bari, Foggia e della provincia Barletta-Andria-Trani, oltre alle SISCO (Sezioni investigative alle dirette dipendenze del Servizio Centrale Operativo) di Bari, Lecce, Napoli, Potenza e Campobasso, che nelle scorse settimane hanno svolto, nei territori interessati, preliminari investigazioni volte a raccogliere in modo capillare informazioni su soggetti e luoghi pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, che sono stati colpiti con l’operazione odierna. In aggiunta agli Uffici Investigativi hanno operato i Reparti Prevenzione Crimine provenienti da diverse parti d’Italia e, in particolare, da Abbasanta, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Foggia, Lecce, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Emilia, Rende, Roma, Siderno e Vibo Valentia. L'operazione si è inoltre avvalsa dei team Uopi (Unità Operative di Primo Intervento), poliziotti con addestramento ed equipaggiamento particolare, altamente specializzati per la messa in sicurezza del teatro operativo e per l’eventuale neutralizzazione di gravi minacce. Hanno partecipato alle attività anche i Commissariati di polizia di Cerignola e Bitonto, unità cinofile antidroga e antiesplosivo, la polizia scientifica, la polizia amministrativa e sociale e la polizia stradale.

Bitonto, centro storico e zona 167 nel mirino: 9 arresti

Per quanto riguarda nello specifico il territorio di Bitonto, i controlli si sono concentrati nel primo giorno nella zona 167, definita anche "la Scampia di Bitonto", perché, come rilevato dagli investigatori e attestato da numerose indagini e operazioni, interessata da un massiccio fenomeno di vendita di droga a cielo aperto, organizzato con un sistema di capi, vedette e pusher. Nella seconda giornata, invece, le attività hanno riguardato il centro storico della cittadina. Nel complesso, sono state nove le persone arrestate (sei nel primo giorno, tre nel secondo) - tra arresti in flagranza e destinatari di ordini di carcerazione e ordinanze di custodia cautelare individuati durante i controlli - e circa quattro i chili di droga sequestrati, tra cocaina, hashish e marijuana. Sequestrate anche due pistole. Nello stesso territorio sono stati rinvenuti e sequestrati un inibitore di frequenze (jammer) utilizzato per disturbare i segnali degli apparati radio e telefoni cellulari, agevolando la commissione di reati, così come tre parrucche utilizzate per i travisamenti. Una decina circa le persone denunciate a piede libero.

L'operazione a Cerignola e Andria

Nel territorio di Cerignola l’operazione si è concentrata sulla zona Torricelli e San Samuele, quartiere conosciuto anche come “Fort Apache”, noto alle cronache per le attività di spaccio di sostanze stupefacenti e perché proprio in questo luogo si ritengono essere stati pianificati molti assalti a furgoni portavalori di tutta Italia. Nel corso dei controlli effettuati presso autodemolitori locali, con l’ausilio della Polizia Stradale, sono stati rinvenuti e sequestrati quasi 9000 pezzi di ricambio di automobili di alta gamma, di sospetta provenienza illecita, pronti per essere rivenduti, di cui più di 6000 all’interno di un solo deposito. Ad Andria l’operazione ha riguardato il quartiere San Valentino, nel recente passato interessato da numerosi incendi dolosi ed intimidazioni realizzate dalla criminalità organizzata andriese.
 

Il bilancio complessivo: le parole del  direttore dello Sco Nicolì

"Si tratta di una nuova attività ad alto impatto - ha spiegato il direttore del Servizio Centrale Operativo, Vincenzo Nicolì - che si va ad affiancare a quelle tradizionali sul territorio e che tende a valorizzare elementi investigativi che riguardano gruppi  criminali che saranno comunque poi colpiti dalle attività più strutturate dalla polizia che attarverso le squadre mobili svolge sistematicamente in tutte le aree ad alta densità criminale".

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