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Cronaca

Sovraffollamento e casi di scabbia, è allarme nel carcere di Bari

Celle affollate, letti a castello pericolanti e condizioni igieniche precarie che rischiano di far scoppiare vere e proprie epidemia: la denuncia del presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bari, che ha chiesto al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia provvedimenti urgenti per ripristinare le condizioni di vivibilità nel carcere

Sta raggiungendo livelli insostenibili il problema del sovraffollamento nel carcere di Bari. A denunciare la situazione è il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bari, Maria Giuseppina d'Addetta, che ha scritto al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia per chiedere provvedimenti urgenti per garantire le condizioni di vivibilità all'interno del carcere. A destare preoccupazione sono soprattutto le conseguenze del sovraffollamento sulle  condizioni igieniche del penitenziario, in cui si sarebbero già registrati alcuni casi di scabbia che se non opportunamente isolati e curati potrebbero causare una vera e propria epidemia.

Nella missiva inviata dal presidente D'addetta anche la richiesta di sostituire alcuni letti a castello a quattro piani, pericolanti e insicuri, che sarebbero stati collocati in due stanze del penitenziario dove vivono ammassati 44 detenuti. Il presidente ha richiesto inoltre un intervento della Asl per la disinfestazione della sezione interessata dai casi di scabbia.

Nei mesi scorsi i sindacati di polizia penitenziaria come Osapp e Sappe hanno più volte lanciato l'allarme sulla situazione di sovraffolamento del carcere di Bari, mettendola in correlazione con i numerosi casi di suicidi o tentati suicidi registrati nel penitenziario nel corso del 2011.

 

 

 

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