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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Nuove leve rampanti e 'vecchi leoni' pronti a riconquistare posizioni: la scenario "in evoluzione" dei clan di Bari e provincia

E' quanto emerge dall'analisi contenuta nella Relazione del 1° semestre 2022 sullo stato della Criminalità nel territorio, effettuata dalla Direzione Investigativa Antimafia e diffusa in Parlamento

Una struttura organizzativa "di tipo camorristico" per un contesto mafioso "in continua evoluzione, destabilizzato da frequenti spaccature dovute all’ansia delle nuove leve di ritagliarsi più ampi spazi nel panorama criminale, in contrapposizione alle pretese dei vecchi boss tornati in libertà di riacquistare il loro prestigio criminale": è quanto emerge, per la città di Bari, dall'analisi contenuta nella Relazione del 1° semestre 2022 sullo stato della Criminalità nel territorio, effettuata dalla Direzione Investigativa Antimafia e diffusa in Parlamento.

Dinamiche complesse, quelle registrate dagli inquirenti, che "riverberano inevitabilmente sui già precari equilibri mafiosi dei clan più potenti che si contendono il predominio territoriale nel Capoluogo pugliese".

Nel Barese restano 4 le principali organizzazioni radicate sul territorio, ovvero Parisi-Palermiti, Capriati, Strisciuglio e Diomede/ex Mercante, capaci di estendere i propri tentacoli dal capoluogo alla provincia, catalizzando forze di minore caratura che, "pur operando sotto la loro egida, sembrerebbero godere di una discreta autonomia". Tra queste, si legge nella relazione, vi sarebbero i Misceo, 

Tra questi si annoverano i Misceo, i Montani, i Fiore-Risoli, i Di Cosimo-Rafaschieri, i Lorusso e i Velluto. La Dia sottolinea anche il "progressivo declino" del clan Di Cosola dopo la "scelta del suo elemento di vertice di collaborare con la giustizia, nonché la conseguente diaspora dei sodali", elemento "da considerare anche alla luce dei flebili tentativi di ricostituzione e di riconquista del controllo territoriale".

Sul fronte più specifico degli affari criminali, la Dia sottolinea "l'attitudine del clan Parisi ad inserirsi nei circuiti economici legali per riciclare i suoi proventi" come sarebbe emerso dall'operazione 'Levante' del febbraio 2022 riguardante presunte frodi fiscali e un volume di affari stimato in circa 170 milioni di euro, con i proventi illeciti che sarebbero stati reinvestiti nel circuito economico barese. 

Sotto l’egida dei Parisi, nei quartieri San Pasquale, Carrassi e Poggiofranco risulterebbero attivi i Fiore-Risoli in sinergia con l'alleato gruppo Velluto. A Bari Vecchia, invece, il territorio resta in mano dei Capriati con ampie ramificazioni in zone come San Girolamo-Fesca e San Cataldo. Il clan, secondo la Direzione Investigativa Antimafia, risulta federato con i Diomede-Ex Mercante e può contare sul gruppo satellite dei Lorusso, la cui principale zona d'influenza riguarderebbe i quartieri litoranei nord del capoluogo, come Fesca e San Cataldo. Non mancherebbero, inoltre, relazioni extraregionali, come ad esempio nel caso  di un soggetto “legato al sodalizio" dei Parisi che sarebbe stato "impegnato a sostenere e garantire l’espansione imprenditoriale del clan" napoletano "Moccia in territorio pugliese”.

Per quanto riguarda la provincia, invece, resta, nel territorio di Bitonto, la contrapposizione tra il clan Conte (ritenuta propaggine dei Capriati) e i Cipriano. I Parisi, invece, risulterebbero presenti in tutto il territorio murgiano e in alcune località del Sudbarese, ovvero nelle città di Altamura, Gravina e anche nella zona di Gioia del Colle, operando con il gruppo Mangione-Loglisci. Gli stessi Parisi, attraverso la frangia dei Palermiti, estenderebbe la propria influenza nei comuni di Mola, Polignano, Torre a Mare e Monopoli. Ramificazioni dei Capriati, invece, vi sarebbero a Modugno, Corato, Rugo, Putignano, Valenzano e Mola.

Un cartello criminale, riconducibile al clan Capriati e Diomede-ex Mercante, gestirebbe gli affari illegali nelle zone di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo, presenze che "non escluderebbero tuttavia il radicamento, negli stessi territori, di altre strutture criminali". Relativamente al clan della luna, "così denominato in riferimento ad uno storico boss degli Strisciuglio da tempo detenuto", vi sarebbe una sfera d' influenza, oltre che a Bitonto, anche nei comuni di Modugno, Adelfia, Conversano, Polignano a Mare e Palo del Colle. Nel controllo territoriale di quest’ultimo Comune si inseriscono anche referenti del clan Cipriano.

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