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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Estorsione mafiosa nel quartiere Palese, nove condanne per il clan Strisciuglio

La sentenza emessa ieri dal gup del Tribunale di Bari, Giuseppe Battista, ha visto assegnare agli imputati pene comprese tra i 20 anni e i 3 anni e 4 mesi di reclusione. Secondo l'accusa, avrebbero obbligato il titolare di una carrozzeria a versare denaro e aggiustare gratuitamente auto

Nove persone, ritenute appartenenti al clan Strisciuglio, sono state condannate dal gup del Tribunale di Bari, Giuseppe Battista, a pene comprese tra i 20 anni e i 3 anni e 4 mesi di reclusione per l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti del titolare di una carrozzeria del quartiere Palese.

Le pene più alte, in continuazione con precedenti condanne, sono state inflitte a Saverio Faccilongo (ritenuto tra i capi del clan), Giuseppe Caizzi e Giovanni Sgaramella, condannati a 20 anni di reclusione. Pietro Mercoledisanto, riporta l'Ansa, è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere, mentre Giovanni Tritto e Vito Antonio Catacchio (quest'ultimo riconosciuto colpevole solo per alcuni episodi di estorsione, mentre è stato assolto per altri) a 6 anni.

Tommaso Peschetola ha rimediato una condanna a 5 anni di reclusione, Raffaele Stella e Antonio Tortora a 3 anni e 4 mesi. Nel corso degli anni, secondo quanto riporta l'Ansa, gli imputati avrebbero obbligato il titolare a "effettuare lavori di carrozzeria sulle loro auto senza pagarlo", oltre a costringerlo a "consegnargli diverse somme di denaro", dai tremila ai cinquemila euro. Soldi che, scrive la Procura, sarebbero serviti come "pensiero per il loro capo detenuto", Saverio Faccilongo, e per sostenere le spese legali di altri membri del clan in carcere.

Agli imputati era contestata anche l'aggravante dell'agevolazione mafiosa al clan Strisciuglio.

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