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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Inaugurato il nuovo Blocco Operatorio dell'ospedale San Paolo di Bari: sei sale per gli interventi e una 'lounge room'

L’opera è stata finanziata complessivamente con 5 milioni di euro, provenienti da fondi concessi dalla Regione Puglia. I cantieri erano cominciati nel 2019 e avevano subito uno stop per la pandemia Covid

E' stato inaugurato il nuovo Blocco Operatorio dell'ospedale San Paolo di Bari. La struttura, aperta dopo un "complesso percorso progettuale curato dall'Area Gestione Tecnica" è dotata di sei sale operatorie, tutte attrezzate e con adeguati spazi di supporto, per garantire massima sicurezza ed efficienza alle attività chirurgiche.

L’opera è stata finanziata complessivamente con 5 milioni di euro, provenienti da fondi concessi dalla Regione Puglia nell’ambito del "Patto per lo sviluppo della Regione Puglia, interventi di adeguamento della rete ospedaliera alle normative antincendio".

All’inaugurazione sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese e il direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, accompagnato da: il direttore sanitario Luigi Rossi, la direttrice medica del presidio, Angela Leaci, il direttore del Dipartimento Anestesia e Rianimazione, Domenico Milella, e il direttore del Dipartimento Cardiovascolare, Pasquale Caldarola.

"Voglio fare i miei complimenti al direttore generale e agli operatori sanitari – ha commentato il presidente Emiliano – che hanno continuato a lavorare incessantemente. Voglio ricordare che questo ospedale ha avuto un ruolo importantissimo anche durante il periodo Covid e i lavori si sono svolti a cavallo della pandemia. Sono stati spesi 5 milioni di euro per i lavori e ora queste sale operatorie potranno dare un ulteriore contributo alla diminuzione delle liste d’attesa che, in Puglia, sono tra le migliori d’Italia. Ringrazio in particolare il dott. Milella e tutta la sua équipe di anestesia e rianimazione, perché i dati di produttività dell’ospedale in materia chirurgica dipendono molto dalla disponibilità degli anestesisti, oltre che dai chirurghi stessi e dall’intero gruppo di lavoro, compreso il personale del comparto, infermieri e operatori socio sanitari senza i quali sarebbe impossibile far funzionare il nostro sistema sanitario. Ringrazio anche l’impresa, che ha realizzato le sale, oggi inaugurate non sulla carta ma già funzionanti. La Puglia, infine, è la prima regione italiana per incremento di produttività del sistema ospedaliero, il che non vuol dire che siamo diventati in cifra assoluta uguali ad altre regioni più avanzate ma abbiamo il progresso annuale più elevato. Meriti che devono essere attribuiti al personale e alle direzioni sanitarie dei presidi, perché senza la loro quotidiana applicazione e dedizione sarebbe impossibile ottenere risultati del genere". 

"Mi fa piacere che l’ospedale San Paolo - ha rimarcato l’assessore Palese - acquisisca questa ulteriore funzionalità e tecnologia di avanguardia. Questo è un ospedale su cui Asl e Regione puntano tantissimo e opera in un contesto di grande efficienza e di alta professionalità degli operatori che dimostrano un grande attaccamento al sistema sanitario regionale".

"Con questo importante investimento regionale – ha sottolineato Sanguedolce - l'Asl Bari realizza un progetto che ha l’ambizione di offrire un servizio sicuro, efficiente ed efficace in rapporto ai nuovi bisogni di salute e, al contempo, capace di soddisfare i bisogni futuri della comunità assistita. Nel 2022 il San Paolo, nonostante un cantiere aperto nel cuore dell’Ospedale, è stato comunque in grado di garantire quasi 3.600 interventi chirurgici, con un volume di attività, in termini di Drg, passato da 9 milioni del 2019, prima della pandemia, a quasi 11 milioni nel 2022, in linea con l’aumento pari al 20% di tutte le prestazioni chirurgiche degli ospedali Asl, il cui valore da circa 69 milioni del periodo pre Covid è cresciuto fino a superare gli 82 milioni". 

I lavori sono stati avviati ad aprile 2019 e si sono sviluppati in due fasi: nella prima, conclusasi ad ottobre 2020, sono state realizzate due sale di Emodinamica e due sale dedicate all’ortopedia. Quando sono riprese a regime le attività chirurgiche, è iniziata la seconda fase del cantiere, a luglio 2021 con i lavori che hanno interessato altre quattro sale operatorie terminate a dicembre 2022 ed entrate nella operatività a febbraio di quest’anno.

Il Blocco Operatorio, situato al primo dei due piani in cui è allocato anche il Dipartimento di Emergenza Urgenza, ha subito diversi interventi: il rifacimento di tutti i rivestimenti delle pareti e dei pavimenti, il rifacimento dei controsoffitti; la realizzazione dei nuovi impianti di condizionamento, elettrico, illuminante (con moderni impianti a led a basso consumo), impianto idrico, antincendio, di allarme e dei gas medicali; l’installazione di nuove porte interne e nuovi infissi esterni; la realizzazione di ambienti adeguati (aree filtro, sosta e preparazione, spogliatoi, servizi igienici, percorsi pulito/sporco) e l’installazione di attrezzature e servizi per le nuove sale operatorie (sale strumenti sterili, sale preparazione e attrezzature ortopedia, sala centralizzata di sterilizzazione, sala risveglio e monitoraggio ecc.) e per il Servizio di Emodinamica, dotato di due angiografi di ultima generazione.

"Rispetto alla situazione pregressa – ha detto Domenico Milella, direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione - il numero aumentato di sale operatorie all’interno dell’ospedale garantirà maggiore sicurezza per tutti i pazienti chirurgici, oltre ad un incremento di interventi, assicurato anche dalle recenti assunzioni di anestesisti eseguite dalla direzione per rafforzare gli organici dei presidi ospedalieri, compreso il San Paolo".

Importante, inoltre, la realizzazione ex novo della 'Lounge Room', annessa al servizio di Emodinamica: è una struttura di nuova concezione dedicata all’accoglienza, preparazione e monitoraggio dei pazienti destinati ad interventi programmati, eseguibili in unica giornata e senza ricovero in reparto, e in grado di rendere, contestualmente, più confortevole il tempo di attesa e di incrementare sia la sicurezza sia la privacy dei pazienti stessi.

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