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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

La Puglia e l'Albania legati da "amicizia fraterna": il premier Rama ricevuto a Bari e premiato in Consiglio regionale

Ina visita di due giorni a Bari e Brindisi nel segno del ricordo della prima immigrazione, avvenuta 30 anni, dal paese delle Aquile in Puglia, culminata nell'agosto del 1991 con l'arrivo della nave Vlora nel porto del capoluogo regionale, con migliaia di profughi

Il premier dell'Albania, Edi Rama, è giunto in Puglia per una visita di due giorni a Bari e Brindisi nel segno del ricordo della prima immigrazione, avvenuta 30 anni, dal paese delle Aquile in Puglia, culminata nell'agosto del 1991 con l'arrivo della nave Vlora nel porto del capoluogo regionale, con migliaia di profughi.

Rama è atterrato nel pomeriggio all'aeroporto di Palese ed è stato accolto dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e dal governatore Michele Emiliano che lo ha ricevuto, successivamente nel Palazzo della Giunta sul lungomare. Il premier ha rimarcato l'apporto pugliese all'Albania che "non è mai mancato negli ultimi 30 anni". L'appuntamento principale, però,m si è svolto nel Consiglio regionale dove Rama è stato premiato con il riconoscimento 'Radici di Puglia'. Alla cerimonia hanno preso parte anche, tra gli altri, la presidente dell’Assemblea regionale pugliese Loredana Capone il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e tre componenti del governo albanese, tra cui il ministro di Stato per la ricostruzione Arben Ahmetaj, il ministro della Salute e dell'assistenza sociale Ogerta Manastirliu, il ministro dell'istruzione, dello sport e della gioventù Evis Kushi assieme  Fate Velaj, componente del Parlamento. Presenti anche il vice ministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova e i sottosegretari Anna Macina, Assuntela Messina, Ivan Scalfarotto e Francesco Paolo Sisto. 

“Questa giornata ci ricorda il desiderio che ciascun popolo ha avuto dell’altro - ha dichiarato Emiliano - Un desiderio di conoscenza, basato sulla cultura, sulla bellezza, sulla condivisione dei problemi, anche sulla lotta per la democrazia, per la libertà, una lotta comune per il progresso economico, per il benessere, tutte cose che abbiamo intenzione di fare ancora negli anni che verranno. Questi giorni sono come un impegno, un giuramento di fedeltà a noi stessi, alle leggi non scritte degli uomini e soprattutto a questa splendida amicizia tra l’Italia e l’Albania e tra la Puglia e l’Albania, che noi intendiamo conservare come un bene preziosissimo” ha concluso Emiliano.

Di Maio: "Modello vincente di fratellanza"

"Ritengo che oggi - ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio - sia più giusto e opportuno far cenno ai numerosi gesti di amicizia fraterna che Italia e Albania hanno recentemente rivolto l’una all’altra. Penso alla mobilitazione italiana per assistere le popolazioni albanesi colpite dal violento sisma del 2019, e poi, ancora, la scorsa primavera, quando su iniziativa del Primo Ministro Rama, medici e infermieri sono giunti dall’Albania in Italia per aiutarci a combattere la pandemia di Covid-19 nel momento per noi più buio. Dobbiamo guardare con orgoglio a quanto i nostri due Paesi hanno saputo realizzare in questi trent’anni. Abbiamo tessuto una tela robusta, di strettissime interrelazioni tra tutti i livelli di governo, e in molteplici settori. Abbiamo costruito le fondamenta di un modello vincente di fratellanza, più che di buon vicinato. Tutto questo non sarebbe stato realizzabile se la comunità albanese in Italia, con il suo mezzo milione di cittadini, non avesse saputo integrarsi nella società italiana, dimostrando con umiltà, impegno e determinazione di poter contribuire al suo sviluppo economico. A sua volta - prosegue - l’Albania, grazie anche al nostro sostegno, è diventato un Paese di opportunità per le imprese italiane, un importante partner commerciale, capace di attrarre investimenti e capitale umano grazie anche alle molte riforme amministrative e istituzionali adottate".

"Confido -  ha continuato Di Maio - che da questo esempio di integrazione l’intera Europa tragga ispirazione nella ricerca di soluzioni equilibrate per la gestione dei fenomeni migratori contemporanei. Negli ultimi trent’anni, in questo come in molti altri ambiti, Italia e Albania hanno dimostrato che è possibile costruire modelli di cooperazione efficaci, fondati sulla fiducia reciproca e sulla chiarezza di regole e obiettivi. Il nostro è un vincolo già forte, che trova oggi ulteriore impulso nella condivisa appartenenza all’Alleanza atlantica. Non potremo, però, ritenerci soddisfatti finché non saremo uniti sotto la bandiera dell’Unione europea" ha concluso il ministro.

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