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Cronaca

Punta Perotti, i costruttori chiedono un nuovo risarcimento

La richiesta di 570 milioni di danni a Comune, ministero dei beni culturali e Regione Puglia. La decisione del tribunale attesa per il prossimo 30 aprile

Un indennizzo di 570 milioni di euro come risarcimento per l'abbattimento di Punta Perotti. Oltre ai 49 milioni già riconosciuti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo e versati dallo Stato, i costruttori dell'"ecomostro" hanno avanzato un'ulteriore richiesta citando per danni Comune di Bari, ministero dei beni culturali e Regione Puglia. 

Questa mattina il tribunale di Bari, che dovrà decidere sul caso, ha rigettato la richiesta, avanzata dai legali dei costruttori, di una consulenza tecnica per quantificare il presunto danno subito. Il giudice ha respinto però l'istanza ritenendo "la causa matura per la decisione" (il procedimento in questione è stato avviato nel 2006, ndr) e rinviando l'udienza al prossimo 30 aprile.

Per i legali delle amministrazioni citate in giudizio, il risarcimento riconosciuto dalla Corte europea comprende tutti i danni subiti dalle tre società che, quindi, non avrebbero diritto a chiedere ulteriori indennizzi. La Regione, inoltre, si è dichiarata estranea alla vicenda non avendo avuto alcun ruolo nella procedura amministrativa relativa alle autorizzazioni edilizie, chiedendo perciò di essere estromessa dal processo.

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