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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Carrassi / Via Francesco Campione

Picone, tenta rapina in tabaccheria: messo in fuga dal negoziante, bloccato dai carabinieri

Armato di pistola, ha fatto irruzione in un negozio di via Campione, ma l'inaspettata reazione del commerciante lo ha costretto a rinunciare al colpo. Durante la fuga è stato però intercettato dai carabinieri. Arrestato, processato e condannato, il 21enne è tornato in libertà, pena sospesa

Armato di pistola, e con il volto coperto da un passamontagna, ha fatto irruzione in una tabaccheria di via Campione, al quartiere Picone. Non tutto però è andato secondo i piani del giovane rapinatore - un 21enne di Carrassi, già noto alle forze dell'ordine - che non aveva messo in conto né la reazione del commerciante né la presenza di una pattuglia dei carabinieri nelle vicinanze.

Entrato nel negozio con la pistola in pugno, il rapinatore l'ha puntata contro il titolare, intimandogli di consegnare il denaro presente nel registratore di cassa. Il negoziante però, dopo un attimo di esitazione, ha reagito, scagliando contro il malvivente un espositore di caramelle posto sul bancone. E così, spiazzato dal gesto del commerciante, il rapinatore è stato costretto a rinunciare al colpo, dileguandosi in tutta fretta.

VIDEO: IL RAPINATORE IN AZIONE E LA REAZIONE DEL TABACCAIO

Proprio nel momento in cui usciva dal negozio, però, il giovane - ancora incappucciato e con la pistola in pugno - è stato notato da due carabinieri in borghese, impegnati in un servizio antirapina nella zona. Immediato è scattato il tentativo di bloccare il giovane, che nonostante l'alt intimato dai militari ha continuato la sua fuga a piedi. Inseguito, è stato bloccato dopo alcune centinaia di metri, in via Giulio Petroni. Strappatagli immediatamente la pistola dalle mani, i militari si sono poi resi conto che si trattava di una scacciacani, fedele riproduzione di una vera e propria arma da fuoco. Addosso, invece, è stato rinvenuto un passamontagna e un sacchetto in tessuto, vuoto.

Arrestato, il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato condotto in carcere. Processato per direttissima, è stato condannato ad 1 anno e 10 mesi di  reclusione: pena sospesa, è stato rimesso in libertà. 

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