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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Nella Casa delle culture al San Paolo nascerà lo 'Spazio Comune' a supporto dei rifugiati in città: protocollo d'intesa tra Comune e Onu

Oltre ad attività di sportello per facilitare la ricerca di alloggio e lavoro, lo Spazio Comune di Bari prevede, in aggiunta ai servizi già erogati da Casa delle Culture, attività di sensibilizzazione rivolte alla comunità locale e iniziative di partecipazione. Questa mattina la firma con la rappresentante dell'Unhcr

Favorire l'integrazione dei rifugiati in città, con azioni che permettano un accesso più semplice ed efficiente ai servizi disponibili sul territorio. È l'obiettivo del protocollo firmato oggi dal Comune di Bari e dall'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, durante un incontro a Palazzo di città. In particolare, il protocollo prevede l'avvio dello 'Spazio Comune', un modello di centro multiservizi pensato da Unhcr e realizzato all'interno del centro polifunzionale 'Casa delle culture' al San Paolo, con il supporto di Action Aid. 

I servizi per i rifugiati

Oltre ad attività di sportello per facilitare la ricerca di alloggio e lavoro, lo Spazio Comune di Bari prevede, in aggiunta ai servizi già erogati da Casa delle Culture, attività di sensibilizzazione rivolte alla comunità locale e iniziative di partecipazione. Alcuni servizi sono forniti direttamente dalle istituzioni pubbliche competenti, altri da realtà appartenenti al terzo settore. Nel dettaglio, i servizi erogati dallo Spazio Comune riguarderanno:

a) assistenza, anche attraverso gli sportelli di tutela legale di integrazione sociosanitaria e culturale esistenti (sportello 108 Reg. reg.n. 4/2007), oltre che l’apertura di sportelli ad hoc, qualora condiviso, da parte delle amministrazioni competenti (Questura, Prefettura, ASL, Anagrafe), nell’acquisizione dei documenti amministrativi essenziali: permesso di soggiorno, codice fiscale, certificato di residenza, carta d’identità.

Informazione, orientamento e supporto per le procedure amministrative più rilevanti: domande di ricongiungimento familiare, cittadinanza italiana, iscrizione al Sistema Sanitario Nazionale, rilascio tessera sanitaria, scelta del medico di base, iscrizione alle scuole pubbliche e alle scuole per adulti (CPIA), iscrizione al centro per l’impiego, registrazione della richiesta di protezione internazionale.

b) assistenza sociale e accesso alle misure di welfare comunale;

c) orientamento per persone con bisogni specifici: supporto psicosociale, consulenza e servizi correlati per minori stranieri non accompagnati, sopravvissuti alla violenza di genere, alla tortura o alla tratta, ecc.;

d) accesso ai percorsi di formazione linguistica: orientamento e iscrizione ai corsi pubblici e a quelli organizzati da organizzazioni della società civile;

e) sostegno all’inclusione lavorativa: supporto individuale per la formazione professionale e l’inserimento lavorativo e attività di accompagnamento alla creazione di nuove imprese e start-up, anche attraverso il collegamento con il progetto “Welcome Working for refugee integration” di UNHCR;

f) coinvolgimento della comunità locale attraverso la realizzazione del programma UNHCR di “Community Matching” cui il Comune di Bari ha aderito;

g) attività di rafforzamento delle comunità rifugiate locali attraverso azioni di capacity building e il coinvolgimento diretto di volontari e Community Leaders nelle attività del centro, anche in collaborazione con il costituendo tavolo permanente di confronto con le comunità straniere presenti sul territorio del Comune di Bari;

h) sostegno all’inclusione abitativa anche attraverso attività di sensibilizzazione della comunità;

i) servizio di mediazione interculturale e sociale.

Il protocollo

Il protocollo, firmato questa mattina a Palazzo di Città dal sindaco di Bari Antonio Decaro e da Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, contempla l’avvio dello “Spazio Comune”, un modello di centro multiservizi pensato da UNHCR e realizzato nel Centro polifunzionale comunale “Casa delle Culture” grazie al supporto di ActionAid per implementare i servizi già attivi.

“La sigla di questo protocollo testimonia la volontà condivisa di mettere a sistema le rispettive competenze per offrire alle persone rifugiate e richiedenti asilo sul nostro territorio un punto di accesso unico per meglio orientarsi nella conoscenza e nell’accesso ai servizi disponibili - ha sottolineato Antonio Decaro. Avere al nostro fianco l’Agenzia ONU per i rifugiati e ActionAid è garanzia di un progetto che speriamo possa rivelarsi pienamente efficace per l’inclusione e l’avvio di percorsi di autonomia personale grazie alla collaborazione attiva di diversi soggetti istituzionali - Questura, Prefettura, ASL - che ringrazio. Nello Spazio Comune di Bari sarà possibile non solo ricevere supporto materiale per l’acquisizione dei documenti amministrativi essenziali per la vita di ogni giorno ma anche un aiuto qualificato per la ricerca di lavoro e alloggio in aggiunta a quanto già offerto dalla Casa delle Culture”. 

“Siamo molto lieti che la Città di Bari abbia risposto con entusiasmo all’appello di UNHCR adottando il concetto di Spazio Comune che altre città italiane hanno abbracciato ed altre, auspichiamo, si aggiungeranno - ha dichiarato Chiara Cardoletti -. Crediamo che il modello Spazio Comune possa davvero essere di supporto all’integrazione delle persone rifugiate nelle nostre città, permettendo loro di esprimere il proprio potenziale grazie alla collaborazione di tutti i soggetti del territorio coinvolti nei processi di inclusione. Rafforzare i processi di integrazione è un investimento per i rifugiati e per il Paese”.

A margine della sigla del protcollo il sindaco Decaro ha donato a Chiara Cardoletti un’ampolla contenete la sacra manna di San Nicola:

“Approfitto di questa occasione - ha detto Decaro - per ringraziare l'Agenzia  e tutto il sistema ONU per l'immediatezza degli aiuti dispiegati nei territori colpiti dal terremoto. Una tragedia immane non solo per l'elevatissimo numero di vittime - oltre 41 mila - ma anche per gli effetti devastanti su territori già duramente provati da guerre e da fenomeni migratori consistenti. In segno di gratitudine e anche di riconoscenza consegno a Chiara la sacra manna di san Nicola, santo dalla pelle scura, che ha esercitato il suo magistero pastorale proprio in quelle terre oggi martoriate dal terremoto. San Nicola, simbolo del dialogo e della fratellanza, santo delle imprese audaci è testimone di quei valori che sono proprio quelli che ispirano la mission istituzionale dell'Agenzia per i rifugiati. Per questo, sono certo che il potere taumaturgico della sacra manna proteggerà il vostro lavoro”.

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