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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Traffico internazionale di droga, spaccio e armi: quattordici condanne

La sentenza emessa dal Tribunale di Bari nei confronti di quattordici imputati: tra il 2010 e il 2018, avrebbero controllato le attività illecite nel territorio di Andria e dintorni, con collegamenti anche a Bari

Quattordici persone sono state condannate dal tribunale di Bari, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, per  associazione di tipo mafioso, possesso di armi e spaccio e traffico internazionale di sostanze stupefacenti. I reati contestati si riferiscono al periodo tra il 2010 e il 2018, commessi nella città di Andria e territori limitrofi. 

La sentenza è stata emessa nell'ambito del processo instaurato in seguito all'inchiesta denominata Sfera - che conta complessivamente 170 indagati - coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotta, in più fasi, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari.

Il Giudice per l’udienza preliminare, accogliendo le impostazioni dell’accusa, ha emesso le condanne nei confronti degli imputati, ritenuti appartenenti ai gruppi Lapenna, Pesce e Campanale.  Dodici anni sono stati inflitti a Giuseppe Lapenna, 15 a Francesco Nicolamarino, 8 a Giuseppe Lapenna, sei a Giuseppe Cafieri, 10 anni a Riccardo Piarulli, tre a Vincenzo Porro e Luigi Canosa, 4 anni a Nicola Castiglione, Paolo Scarcelli, Raffaele Renna e Vincenzo Sgarra, sette anni ad Alberto Di Bari e 11 a Riccardo Quagliarella.

L’attività investigativa e il processo hanno ricostruito – anche con le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia – le gerarchie dell’organizzazione criminale, documentando il controllo delle attività illecite e ricostruendo le condotte, con particolare riguardo al traffico di sostanze stupefacenti. In quel periodo, secondo quanto emerso dalle indagini, il comune di Andria era la mèta più ambita sia per gli assuntori che per gli spacciatori dediti all’attività illecita anche su altre piazze più distanti.

Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti anche i collegamenti con le realtà criminali di altre zone della Puglia, soprattutto con la città di Bari, e l'utilizzo di autotrasportatori che avrebbero permesso l'arrivo in città di droga colombiana dalla Spagna, Paese in cui era dislocata una cellula del gruppo. Nel corso delle indagini, sono stati individuati i nascondigli degli stupefacenti, sequestrati contanti e ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana e arrestati diversi pusher. I condannati - secondo quanto stabilito dai giudici di primo grado - dovranno risarcire le spese processuali e pagare multe per un totale di quasi 80mila euro.

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