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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Triggiano / Via San Pietro

Triggiano: caso di tubercolosi a scuola, partiti i controlli

Nel pomeriggio incontro tra genitori, Asl e dirigenti della scuola elementare Giovanni XXIII, in cui si è verificato il caso. Avviati già da oggi i test su tutti gli alunni, mentre per domani è prevista la disinfestazione dell'istituto

È palese il nervosismo tra i genitori della scuola primaria Giovanni XXIII di Triggiano dopo l'annuncio che un'insegnante di sostegno che lavora lì è risultata affetta da tubercolosi. Anche due bambini seguiti direttamente dall'insegnante sono poi risultati positivi ad un primo test, e a uno dei due, nei successivi esami, è stata diagnosticata una possibile infezione da tubercolosi.

Oggi proprio dalla dirigente scolastica Giovanna Palmulli è stato organizzato un incontro volto a tranquillizzare gli animi dei genitori che nei giorni scorsi si erano dimostrati molto nervosi, arrivando anche ad aggredire verbalmente un'altra maestra di sostegno appena tornata da una gita con una delle classi.

Presenti all'incontro il sindaco di Triggiano, Vincenzo Denicolò, il vice sindaco con delega alla Pubblica istruzione, Vincenzo Elia e l'esperto di Pneumologia Rocco Crudele. Il primo cittadino di Triggiano in doppia veste di sindaco e medico, si è dichiarato vicino ai genitori: “ Capisco che succede, l'ansia è una reazione normale, ma sono stati presi immediatamente tutti i provvedimenti necessari.Se non abbiamo chiuso la scuola è per non era necessario e già oggi pomeriggio sono partiti i test per i primi bambini”.

Triggiano, tubercolosi in una scuola, incontro con i genitori

Il dottor Crudele si è aperto poi ad un lungo confronto con in genitori rispondendo a dubbi e domande. “La tubercolosi fa paura, è una realtà storica, e ancora oggi c'è gente che perde il lavoro anche solo per essere stata infettata. Il panico generato da 130 bambini falsi positivi al all'ospedale Gemelli di Roma, ne è la prova. Se è  vero che è una malattia di una certa rilevanza in ambito mondiale in Italia è solo un piccolo problema. Lo scorso anno in provincia di Bari ci sono stati solo quaranta casi di cui metà stranieri”.  

Il medico ha spiegato come la tubercolosi  non è sempre identificata proprio perchè in Italia molti medici non hanno mai incontrato un paziente che ne fosse affetto.  Ha poi  però spiegato che la Tbc non può essere trasmessa dai bambini, ma solo da adulti che abbiano superato il periodo di infezione. Non è possibile quindi contrarla stando vicino a bambini infetti, né tanto meno il contagio avviene in tempi rapidi, c'è infatti bisogno che si viva molte ore al giorno con il soggetto tubercolotico.

Oggi gli alunni della prima elementare in cui l'insegnante lavorava è già stata sottoposta alle prime analisi, mentre nei prossimi giorni partiranno i test peri bambini delle altre classi, della mensa e  per gli insegnanti. Il Sindaco visto il clima ansioso, ha deciso per una disinfestazione di tutto lo stabile scolastico per la giornata di domani, in modo da non dover interrompere le lezioni e rasserenare i più ansiosi.

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