Bridgestone, siglato l'accordo per la mobilità degli esuberi
Intesa siglata, chiusura scongiurata, sebbene a patto di pesanti sacrifici chiesti ai lavoratori già nei mesi scorsi. Gli esuberi previsti sono 54, che potrebbero ulteriormente ridursi a 45: ma i lavoratori interessati dovrebbero accettare un demansionamento
Saranno in tutto 54 (contro i 66 inizialmente previsti) i lavoratori che dovranno ancora lasciare lo stabilimento Bridgestone di Bari. L'accordo sulla mobilità degli esuberi è stato siglato giovedì tra azienda, sindacati e istituzioni. Un'intesa che rappresenta la conclusione di un percorso avviato nel 2013 per scongiurare la chiusura della fabbrica di Modugno, e che ha già portato i dipendenti ad accettare sacrifici, come i tagli di alcune voci in busta paga.
I lavoratori già usciti volontariamente dallo stabilimento sono stati 311, a cui dovranno aggiungersene altri 54. Un numero che potrebbe scendere ancora a 45, ma a patto che nove lavoratori dotati di qualifiche superiori accettino un demansionamento, passando all'inquadramento di operai semplici per restare nella fabbrica.
A chi accetterà di non impugnare il licenziamento, l’azienda verserà 65mila euro. A chi accetterà di non impugnare il licenziamento e di avvalersi dell’opzione di assistenza alla ricollocazione supportata dalla Regione Puglia, l’azienda verserà 50mila euro. I restanti 15mila saranno versanti dall’azienda all’eventuale datore di lavoro terzo che assuma il lavoratore entro 12 mesi dall’entrata in mobilità. Nel caso l’assunzione da parte di terzi non avvenga entro i 12 mesi dalla messa in mobilità, i 15mila euro saranno versati direttamente al lavoratore.
“La speranza è che nei prossimi mesi – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo – in questa come in altre aziende in crisi dove si sono raggiunti difficili accordi, il miglioramento della situazione economica del Paese possa permettere l’aumento della produzione e il riassorbimento degli esuberi. Raggiunto comunque il risultato di aver mantenuto a Bari una grande realtà industriale inserita nel distretto dell’autoveicolo che vede presenti nell’area industriale del capoluogo altri stabilimenti all’avanguardia”.