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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Scontrini impazziti, Confcommercio: "Nessuna segnalazione nel Barese. Anche a Ferragosto meno clientela al ristorante per l'inflazione"

Le parole di Nicola Pertuso, presidente di Fipe Confcommercio Bari Bat: "Il fenomeno è avvertito soprattutto in Salento e spesso è opera di esercenti 'improvvisati'. E' l'effetto della liberalizzazione delle concessioni"

Maggiorazioni per un cucchiaino in più nel dolce, per dividere un tost, per una frisa in riva in mare. Nell'estate degli 'scontrini pazzi', la provincia barese sembra essere esente dal fenomeno delle denunce di clienti arrabbiati che negli ultimi giorni hanno affollato i social. La conferma arriva da Nicola Pertuso presidente di Fipe Confcommercio Bari-Bat. "In Puglia il fenomeno si è limitato principalmente al Salento - spiega - ma su Bari e provincia, anche nella Bat, non riscontriamo segnalazioni di questo genere". Ristoratori ed esercenti, quindi, non avrebbero applicato strane maggiorazioni negli scontrini o altre voci capaci di 'infiammare' i commenti sui social, consapevoli anche della cattiva pubblicità che ne deriverebbe: "Non abbiamo riscontrato particolari aumenti, al di là della maggiorazione fino al 10% durante lo scoppio della guerra in Ucraina, derivata dal considerevole aumento dei costi dell'energia elettrica per i ristoratori".

Pertuso-3"Troppe concessioni danno spazio agli improvvisati"

Secondo il rappresentante di Confcommercio questo tipo di strategia non viene perseguita da chi è da anni nel settore Horeca. "È un effetto della liberalizzazione delle concessioni - spiega a BariToday - Tanti si improvvisano in questo mestiere, pensando di poter fare facili guadagni sulla pelle dei clienti. Bisognerebbe tornare a un mercato maggiormente regolamentato, a quando difficilmente trovavamo due bar uno accanto all'altro. Questo rende la concorrenza spietata". Se in provincia di Bari questo non accade, il motivo va trovato anche nella ragionevolezza della clientela, perché "se vai in un ristorante stellato è normale che i prezzi siano elevati mentre in pizzeria si tratta di un'anomalia. Bisogna sapere cosa aspettarsi". "In Puglia si sta applicando quello che in altre regioni è normale ormai da anni - aggiunge Pertuso - In Trentino Alto Adige se i commensali portano una torta al ristorante e la fanno servire, il ristoratore applica una maggiorazione per i costi che quel servizio ha, ad esempio il personale in più che viene impiegato su un unico tavolo o il lavaggio dei piatti. Nessuno si è mai lamentato di questo, perché lo comprendono". 

"A Ferragosto rimarranno in calo le prenotazioni"

Se tavolini vuoti di bar e ristoranti sono di più quest'anno, anche nel Barese, per Confcommercio il motivo non è legato all'aumento dei prezzi, ma all'inflazione che ha ridotto la capacità di spesa delle famiglie. "Quest'estate abbiamo assistito un po' ovunque a una riduzione della clientela negli esercizi pubblici - assicura Pertuso - perché non ci si può più permettere così spesso di mangiare fuori". E anche nel Barese i ristoratori non si aspettano la classica 'corsa alla prenotazione' che avveniva negli scorsi anni, di fatto rendendo ancora più difficile - dopo i duri colpi del Covid e del caroenergia - la vita dei gestori. 

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