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Om Carrelli, Emiliano: "Legittima la protesta degli operai, presto un incontro con l'azienda"

In Prefettura la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza sulla vicenda Om. Il sindaco: "La pretesa della Kion di procedere allo smontaggio degli impianti prima dei tempi stabiliti è una provocazione"

"Ho detto al prefetto che la pretesa della Kion di procedere allo smontaggio degli impianti nelle date del 3 e del 4 giugno, e quindi prima dell'incontro col governo rinviato al 5 giugno, appare come una vera e propria provocazione nei confronti del sindacato, degli operai ed anche nei confronti della Città di Bari che tanto si è prodigata per individuare un'intesa che rimediasse alla sciagurata decisione della Kion di chiudere definitivamente e senza ragione lo stabilimento di Modugno". Lo ha detto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, nella riunione - tenuta oggi a Bari - del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per valutare i profili di ordine pubblico derivanti dalla decisione della Kion di smontare gli impianti della Om carrelli. La fabbrica, che si trova nell'area industriale di Bari-Modugno, è stata dismessa dal gruppo tedesco che si era impegnato a non chiuderla del tutto prima che fosse conclusa la trattativa per il passaggio alla inglese Frazer Nash. Emiliano ha detto anche di aver "chiesto e ottenuto dal Prefetto di convocare immediatamente in Prefettura la Kion per chiedere loro di attendere la riunione del 5 giugno e di parteciparvi con la determinazione più assoluta a riprendere le trattative interrotte portandole positivamente a termine. L'incontro in Prefettura si svolgerà presumibilmente tra due giorni".

"Ho precisato al signor prefetto - ha aggiunto Emiliano - che il presidio degli operai Om davanti ai cancelli della fabbrica non è solo legittimo, ma anche doveroso perché finalizzato a chiedere alla Kion il rispetto degli accordi stipulati in sede governativa che, allo stato, senza giustificazione alcuna, hanno bloccato la cessione della fabbrica Om alla Frazer Nash in vista della reindustrializzazione per la produzione di taxi ibridi". "Ribadisco - ha concluso Emiliano - quanto detto sino ad oggi, e cioé che la città di Bari non può accettare la chiusura dello stabilimento e la perdita dei relativi posti di lavoro e che, ove non vi fossero rassicurazioni in tal senso validate dai sindacati e dagli operai, la Città di Bari è pronta a un boicottaggio della Kion in ogni luogo del mondo in cui ha interessi commerciali, e tanto si richiederà anche al Governo italiano ed alla Regione Puglia. L'OM non può essere chiusa e tutti devono cogliere l'obiettivo di salvarla senza se e senza ma".

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