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Economia

Natuzzi, chiuso l'accordo sulla New.co: "215 lavoratori saranno riassunti"

Raggiunta l'intesa per lo stabilimento di Ginosa, che permetterà di riassorbire gli operai in esubero. Emiliano: "Soddisfatto, nessuno resterà per strada"

Una Newco per lo stabilimento di Ginosa permetterà ai 215 lavoratori in esubero della Natuzzi di tornare a lavorare. L'accordo tra azienda, sindacati e istituzioni, dopo la rottura delle trattative delle scorse settimane, è stato infine raggiunto al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico a Roma.

Il piano industriale prevede la lavorazione del taglio del poliuretano per le imbottiture, per un investimento pari a 5 milioni di euro. I 215 lavoratori in esubero saranno riassunti, previa contestuale concessione della cassa integrazione in deroga da parte della Regione.  

"In questo modo - sottolinea l'azienda in una nota - grazie alla sinergia tra il “Piano Sociale” con conseguente programma in incentivo all’esodo volontario – lanciato lo scorso settembre – e lo sviluppo della New.co di Ginosa, Natuzzi è riuscita a trovare una soluzione per tutti i dipendenti e a mantenere gli impegni economici e occupazionali assunti in sede di Accordo". "Grazie all’impegno e alla responsabilità di tutte le parti coinvolte, siamo riusciti a dimostrare che si può ridare un’opportunità di lavoro anche a collaboratori che erano fuori dall’attività produttiva da oltre 12 anni - ha dichiarato Antonio Cavallera, responsabile risorse umane di Natuzzi - Il progetto della New.co di Ginosa rappresenta un’ulteriore prova concreta di come l’azienda sia da sempre impegnata a lavorare per affrontare i problemi derivanti dalla competizione globale, con spirito costruttivo, responsabilità e realismo. Il Gruppo ha sempre tenuto fede alla propria missione sociale, salvaguardando il più possibile l’occupazione sul territorio".

L'azienda ha annunciato inoltre che al rientro in Puglia dell’ultima tranche di produzioni della gamma Editions, attualmente prodotta all’estero, a partire dal prossimo gennaio 2017, gli operai delle fabbriche, attualmente in regime di solidarietà, incrementeranno l’orario di lavoro giornaliero a 6 ore.

"Finalmente possiamo dire che nessun lavoratore Natuzzi resterà per strada", ha affermato il presidente della Regione, Michele Emiliano, appprendendo della sottoscrizione dell'accordo presso il ministero dello Sviluppo Economico. "Mi rende particolarmente orgoglioso il fatto che la soluzione adottata sia frutto della elaborazione delle proposte del tavolo della Task force pugliese dove Sindacati ed Azienda hanno saputo costruire le premesse per l’intesa preliminare,resa possibile dal lavoro appassionato delle strutture regionali del Lavoro, dello Sviluppo e della Formazione Professionale a sostegno della vertenza". "Chiaro - sottolinea in ultimo il Presidente - che ammortizzatori sociali, piani di riqualificazione professionali ed impegno della Regione rimangono strettamente legati al reale stato di avanzamento del Piano Industriale, costantemente monitorato e sottoposto a verifica".

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