rotate-mobile
Regionali 2020

Dopo il caos in Consiglio il centrodestra attacca Emiliano: "Pagliacciata sulla doppia preferenza. Pronti ad approvarla in un minuto"

I consiglieri di opposizione criticano la gestione della Maggioranza. Sulla questione interviene anche Fitto: "Si sta consumando un pericoloso gioco politico-elettorale che mette a rischio la tenuta democratica delle Istituzioni"

"Diamo alla Puglia questa doppia preferenza. Il resto è una manfrina di un disperato che sa che il terreno gli frana sotto i piedi": è duro l'attacco del centrodestra in Consiglio regionale al governatore Michele Emiliano dopo il caos di ieri notte con l'affossamento del ddl di modifica della Legge elettorale per introdurre la doppia preferenza di genere in vista delle elezioni di settembre. Da una parte gli oltre 1950 emendamenti presentati dalle opposizioni, dall'altra, l'abbandono della Maggioranza con la caduta del numero legale dopo che, poco prima, era stato approvato un emendamento a doppia firma Damascelli-Conca (Fi e indipendente) per impedire la candidabilità dei componenti delle Task Force regionali, che di fatto fermava la corsa dell'epidemiologo Pierluigi Lopalco tra le liste di Emiliano.

Lo stop della seduta non cancella formalmente l'emendamento ma, se non dovesse essere riconvocato il Consiglio regionale per l'approvazione del provvedimento, il ddl salterà, lasciando via libera alle modifiche del governo nazionale che nei giorni scorsi aveva chiesto con insistenza alla Puglia di adeguarsi alle questione doppia preferenza di genere. In sostanza Lopalco è praticamente salvo: "Il voto però - spiega il consigliere Domenico Damascelli in una conferenza stampa con gli altri principali esponenti del centrodestra in via Gentile - ha comunque un peso politico. Sarebbe corretto che Lopalco ed altri intenzionati a entrare nelle liste si dimettano entro il 22 agosto, giorno di presentazione degli elenchi. Una task force come quella per l'emergenza epidemiologica non può essere trasformata in comitato elettorale, per rispetto di chi ha perso la vita e di tutti i professionisti che hanno lavorato per salvarle. E' il fallimento di questa amministrazione che fa cadere il numero legale dimostrando di non essere capaci di governare un semplice processo di una legge".

Altrettanto duro è Francesco Ventola (Fdi): "Siamo favorevoli alla doppia preferenza. Abbiamo un presidente della Regione che abdica a un ruolo al cospetto del governo nazionale. Dietro tutto ciò riteniamo ci sia un gioco perverso del ministro Boccia e dello stesso Emiliano affinché le elezioni non si tengano in Puglia e vengano rimandate". Il provvedimento, prima di approdare in aula, aveva ricevuto l'approvazione della Commissione consiliare: "Alle tre proposte della maggioranza-  spiega Erio Congedo (Fdi) - erano state aggiunte una del M5S e quella della Giunta del 9 luglio 2020. Si è discusso di quella, approvandola con il solo mio voto di astensione in quanto presidente della Commissione".

Il centrodestra, in ogni caso, chiede di riconvocare il Consiglio: "Mai visto - afferma Ignazio Zullo - che una maggioranza abbandoni l'aula su un proprio provvedimento. E' una ferita anche per noi consiglieri. Abbiamo il diritto e dovere di esprimerci. Avevamo dichiarato di essere favorevoli, avremmo votato in un minuto ritirando tutti gli emendamenti. Possiamo riunirci fino al 5 agosto. Chiediamo al presidente Loizzo di convocare il Consiglio per mettere ai voti il testo di legge Emiliano votato a favore dalla Commissione. Invalidare, nel caso, le elezioni" per la questione della legge elettorale "sarebbe un vulnus".

Fitto: "Pericoloso gioco politico-elettorale"

Sulla questione è intervenuto in una nota il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione, Raffaele Fitto: "In Puglia sul tema della legge elettorale relativamente alla parità di genere - afferma - si sta consumando un pericoloso gioco politico-elettorale che mette a rischio la tenuta democratica delle Istituzioni. E’ necessario fare chiarezza ricostruendo i fatti: per tutta la legislatura, Emiliano e la sua maggioranza non hanno mai affrontato il tema".

“Nei giorni scorsi  - aggiunge - dopo la diffida del Governo, la Giunta regionale approva un testo di legge che prevede la doppia preferenza di genere. La Commissione approva il testo della Giunta all’unanimità e lo invia in Consiglio regionale. Il centrodestra pugliese in Consiglio regionale avrebbe votato e voterebbe il testo della giunta Emiliano senza discussione. In Consiglio invece vengono presentati molti emendamenti che nulla hanno a che fare con la parità di genere. A questo punto l’opposizione di centrodestra ne presenta oltre 2000 (pronti a ritirarli in un minuto) non per ostruzionismo, ma con il chiaro obiettivo di votare solo ed esclusivamente il testo della Giunta e niente altro. Tra tanti  emendamenti ne viene approvato uno ( il cosiddetto emendamento Lopalco) con il voto segreto sul quale la maggioranza si spacca e vota con buona parte dell’opposizione. Emiliano va su tutte le furie e decide di abbandonare l’aula con buona parte della sua maggioranza. Manca il numero legale e quindi termina il Consiglio! Basta leggere il verbale con le dichiarazioni finali per trovare riscontro. Questi i fatti!

“Cosa c’entra la parità di genere con tutto questo?  - si chiede Fitto - Come possono Emiliano ed il Pd chiedere l’intervento sostitutivo del governo dopo aver abbandonato deliberatamente l’aula ed aver fatto venir meno il numero legale dopo 5 anni di inerzia? C’è mai stato in passato un intervento sostitutivo di questo tipo da parte del governo nei confronti di una regione su qualsiasi altra materia?  Quando e come sarà pubblicato il decreto di indizione delle elezioni? Oggi siamo al 29 luglio ed entro il 4 agosto deve essere pubblicato diversamente che facciamo? Rinviamo le elezioni? Il Presidente del Consiglio, Conte, ed il Ministro dell’Interno, Lamorgese, diano risposte chiare e garantiscano il corretto funzionamento della macchina elettorale. Al presidente del consiglio regionale Loizzo chiedo di convocare il consiglio ad horas per approvare in 10 minuti non una nostra legge ma esattamente il testo approvato da Emiliano e dalla sua giunta qualche giorno" conclude Fitto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo il caos in Consiglio il centrodestra attacca Emiliano: "Pagliacciata sulla doppia preferenza. Pronti ad approvarla in un minuto"

BariToday è in caricamento